Ostia, svariati caffè ma zero green pass mostrati: è il risultato del controllo a campione in alcuni bar del Lido
Ostia: ormai mancano pochi giorni all’entrata in vigore del super green pass ma a Ostia il QR code spesso rimane in tasca. Una nostra troupe ha girato in lungo e in largo i bar di Ostia, consumato caffè ai tavoli, ma in un pomeriggio intero non sono riusciti ad esibire una sola volta il loro green pass. A quanto pare non tutti effettuano i controlli come si dovrebbe.
In un pomeriggio passato nei bar di Ostia, succede di veder consumare diversi caffè al tavolo, ma senza nessun controllo del Green pass. Ostia (almeno per i bar che abbiamo preso a campione per il nostro servizio), si rivela porto franco per la carta verde.
Il servizio fra i bar di Ostia, è iniziato scegliendo da subito quelli molto frequentati. Qui abbiamo notato che molti, anche furbamente, per evitare l’operazione di controllo del Green pass hanno limitato alle zone esterne gli spazi dove si può consumare al tavolo.
Dopo un primo giro, ispettivo, arriviamo quindi al primo bar. Ha i tavolini interni, quindi è il bar giusto per vedere come si comportano gli esercenti del litorale romano – almeno questi che noi abbiamo scelto in maniere totalmente casuale – con le regole imposte dal governo per il contenimento della pandemia che in Italia conta già 134mila morti. Di cui 8974 nel Lazio.
Qui la barista davanti alla richiesta di sedere al tavolo, chiede se abbiamo il Green pass ma non pretende di vederlo. Si fida sulla parola. In tempi pre-pandemia forse avremmo ringraziato per la fiducia, ma ora decisamente no.
Andiamo nel secondo bar, cambiando totalmente zona e avvicinandoci al mare. Anche questo bar ha qualche tavolino all’interno. Le mascherine ci sono ma vengono tenute basse anche da chi prepara le nostre consumazioni. Intanto ci sediamo al tavolino, e aspettiamo la cameriera, che è gentile e il servizio gratuito. Anche qui avremmo voluto mostrare il nostro Green pass ottenuto con ben due vaccinazioni, ma non ci viene richiesto, così consumiamo e andiamo via.
In un altro bar. per entrare dobbiamo fare la fila. E’ un buon segno dal punto di vista delle precauzioni contro il covid 19? Non tanto. E peraltro l’igienizzante all’ingresso è agli sgoccioli, e la confezione decisamente malconcia e al bancone non ci chiedono il green pass. Pure qui il nostro QR code rimane in tasca. Sul cellulare dove lo abbiamo scaricato.
Continuiamo il giro e arriviamo in un bar centralissimo e in una zona frequentata da migliaia di persona ogni giorno. Possibile che nemmeno qui ce lo chiedano? L’ottimismo comincia a vacillare. e qui peggio che mai: niente Green pass né scontrino. Usciamo delusi ma anche spaventati. L’Italia, con il resto del mondo, sta attraversando una nuova ondata della pandemia che ha cambiato le nostre vite e il nostro lavoro ed ha introdotto regole che servono ad arginare morti e ulteriori chiusure.
In un pomeriggio intero, a Ostia, non siamo riusciti a mostrare nemmeno una volta il nostro green pass. Così non va bene: il green pass va mostrato, per il bene di tutti.
Servizio di Mara Azzarelli
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