Pronto soccorso della regione quasi al collasso per una preoccupante carenza di personale
Una nuova emergenza rischia di far crollare la Sanità della Regione Lazio in un baratro. Non si tratta però in questo caso della nuova, temutissima variante “Omicron”, o quanto meno non si tratta solo del Covid.
I pronto soccorso del Lazio sono infatti al collasso per una grave carenza di personale medico, tale da rendere il lavoro dei pochi specialisti rimasti un vero incubo, con turni spesso massacranti ed una fuga di sanitari che non fa che aggravare la situazione. Si è giunti davvero al limite della sostenibilità.
Al microfono di Siria Guerrieri, Giulio Maria Ricciuto, Presidente della società Italiana di medicina d’emergenza Urgenza Lazio, spiega: “Pian piano da questo punto di vista va sempre peggio in tutto il territorio nazionale, si sta verificando la perdita di attrattività del lavoro in prima linea, in medicina d’urgenza e nei pronto soccorso ed adesso i numeri cominciano ad essere impietosi. Siamo sul 35-40% di carenza di organico”.
Inoltre i tagli alla spesa operati negli ultimi anni hanno notevolmente ridotto il numero dei posti letto nei reparti, con la conseguenza che i pronto soccorso sono “ingolfati” di pazienti che attendono solo un posto in corsia.
E, come in un circolo vizioso, aumenta il carico di lavoro per i pochi medici rimasti. Al riguardo, Ricciuto dice: “Ci sono intere ‘divisioni fantasma’ di pazienti che devono andare in ricovero ma che rimangono a carico di noi medici sotto organico, oberandoci di lavoro, non esistono più giorni feriali, festivi, abbiamo gente che fa al mese sei o sette guardie notturne, se non di più”. “Ora, – rammenta – in queste condizioni e con il Covid, il lavoro è addirittura aumentato ma è crollato il numero di operatori e si sta facendo rendere un inferno la professione più bella del mondo, quella medica, celebrata anche dai telefilm e si tratta di un errore organizzativo clamoroso”.
Ricciuto parla anche degli interventi attesi della Regione, e nel dettaglio evidenzia come “L’Assessore è venuto al nostro convegno regionale, apprezziamo la sensibilità mostrata ma ad oggi stiamo ancora aspettando una convocazione vera per discutere del problema”.
VIDEO INTERVISTA DI SIRIA GUERRIERI
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