Alessandro D’Alessio: “Ostia, pochi custodi per i resti del più grande scalo marittimo del mondo”

Dal 25 al 28 novembre Ostia partecipa alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico. Il grido d’allarme del direttore degli Scavi: “Senza personale ogni sforzo è vano”

parco archeologico

Ostia parteciperà con uno stand alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico BMTA che si terrà a Paestum da giovedì 25 a domenica 28 novembre. Il punto di forza della proposta turistica, ovviamente, sarà incentrato sul valore attrattivo del Parco archeologico di Ostia e Fiumicino.

Dal 25 al 28 novembre Ostia partecipa alla Borsa Mediterranea del Turismo archeologico. Il grido d’allarme del direttore degli Scavi: “Senza custodi ogni sforzo è vano”

La partecipazione di Ostia alla BMTA è stata presentata oggi presso l’aula “Massimo Di Somma” dai vertici del X Municipio e dai maggiori rappresentare del settore. Insieme con il mini-sindaco Mario Falconi e con l’assessore municipale al Turismo, Antonio Caliendo, ha preso la parola il direttore del Parco archeologico Alessandro D’Alessio, che ha illustrato gli elementi caratterizzanti dell’offerta storico-monumentale del litorale romano.

Andremo a pubblicizzare presso gli operatori turistici internazionali – sottolinea D’Alessio – la grandezza di questo nostro polo archeologico. Ribadiremo che questo è il più grande parco archeologico d’Europa i cui resti rappresentano un sistema portuale paragonabile, in chiave moderna, a quello di Shanghai, di New York e di grandi hub marittimi. Stiamo mettendo a frutto grandi sforzi, come per esempio la riapertura del Museo delle Navi (leggi qui) che ha riscosso un successo eccezionale: in un mese sono stati già 2500 i visitatori che vi si sono recati”.

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Il direttore del Parco archeologico di Ostia, Alessandro D’Alessio

Altri punti d’attrazione riguardo alla capacità attrattiva del Parco archeologico di Ostia sono rappresentati dalla recente apertura per cinque giorni a settimana dell’area dei porti, della Necropoli di Isola Sacra e, nel weekend, del Castello di Giulio II (leggi qui). E, a tal proposito, non mancano le difficoltà rappresentate proprio da D’Alessio. “Tra poco – segnala sconfortato – non ci saranno più custodi. Il personale è sempre più carente e si rischia che i nostri sforzi siano vani”.

Per far crescere il numero di turisti verso questo quadrante, “è necessario fare sistema e valorizzare tutti insieme gli aspetti del territorio” suggerisce D’Alessio. Ostia deve strappare spazio a Roma per crescere: la media dei soggiorni nella Capitale è di 2,6 giorni, il tempo appena sufficiente per vedere il Colosseo con i Fori e San Pietro con il Vaticano. “Vanno proposti i valori architettonici di Ostia dove si sono espressi personaggi come Piacentini, Mazzoni, Libera, Moretti e tanti altri – aggiunge D’Alessio – Il mare non ha nulla da invidiare a quello di località più rinomate dell’Adriatico. C’è poi una stagione del cinema che va narrata e valorizzata”.

Resta l’amarezza, purtroppo, che arrivare a Ostia con la ferrovia Roma-Lido è improponibile, specie se di fronte alla stazione di Ostia Antica ci si imbatte nella barriera architettonica del ponte pedonale, e che via del Mare e via Ostiense sono inadeguate per i grandi flussi su gomma.