Gli oceani potrebbero smettere di assorbire anidride carbonica. Ecco perché

Lo rivela una ricerca condotta dal progetto iAtlantic del 2021

Finora gli oceani hanno assorbito circa il 30% dell’anidride carbonica che produciamo ogni anno, dando un contributo essenziale per limitare il riscaldamento globale. L’aumento delle temperature, però, potrebbe inceppare questo meccanismo: lo rivela una ricerca condotta dal progetto iAtlantic del 2021.

Gli oceani catturano un terzo delle emissioni umane di CO2, ma quanto durerà?

I ricercatori si sono concentrati sui fondali oceanici a grande profondità, a circa 6.000 metri, dove viene stoccata buona parte della CO2 assorbita dai mari. Come funziona questo meccanismo dei pozzi di carbonio? All’aumentare della concentrazione atmosferica, una maggiore quantità viene disciolta nell’acqua di superficie. Qui entrano in gioco differenze di temperature tra le masse d’acqua e correnti marine, che fanno affondare quest’acqua ricca di CO2 quando si raffredda. Una volta inabissatasi, l’acqua (e la CO2 assorbita) può rimanere bloccata per centinaia di anni.

Però l’aumento della temperatura degli oceani, riscontrato a causa del cambiamento climatico in corso, modifica le qualità di questi pozzi di carbonio. Secondo i ricercatori, già oggi gli ecosistemi stanno trasformando il carbonio più velocemente, funzionando a una temperatura più alta più rapidamente, e rilasceranno più carbonio in futuro.

Di queste dinamiche e dell’esatto sviluppo dei pozzi di carbonio costituiti dai fondali profondi, la scienza climatica ha ancora una comprensione parziale.

Esistono però stime che mettono in prospettiva l’importanza che ha il ciclo del carbonio oceanico per il riscaldamento globale. Oltre alle nostre emissioni di carbonio, l’oceano ha assorbito più del 90% del riscaldamento globale e se non ne capiamo abbastanza bene l’impatto, non possiamo fare i modelli più accurati in futuro.

D’altro canto, va ricordato che stimare la capacità stessa degli oceani di assorbire CO2 dall’atmosfera è ancora un calcolo piuttosto difficile e senza risultati davvero consolidati. Altri studi ripercorrono il procedimento e portano a stime migliori: la CO2 sequestrata ogni anno non sarebbe 2Gt ma quasi il 50% in più (2,8-2,9Gt).

 

Alessia Pasotto, dottoressa in Economia dell’Ambiente e dello Sviluppo.

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