Sanità

Green pass, Walter Ricciardi: “Tampone rapido inadeguato: un terzo positivi non rilevati”

Walter Ricciardi: "Nel migliore dei casi il tampone antigenico non certifica la positività almeno del 30% dei soggetti"

Roma: perplessità sulla capacità dei tamponi rapidi di certificare in maniera adeguata la positività dei soggetti al Covid, sono state espresse dal consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, Walter Ricciardi. Questa mattina ai microfoni di ‘The Breakfast Club’, l’esperto ha anche segnalato l’inadeguatezza di questa misura nell’attuale fase epidemiologica.

Walter Ricciardi: “Nel migliore dei casi il tampone antigenico non certifica la positività almeno del 30% dei soggetti”

Il tampone rapido sembrerebbe uno strumento insufficiente in questa fase della pandemia. A sostenerlo in modo piuttosto allarmante è stato oggi Walter Riciardi. L’esperto, scelto dal Ministro della Salute Speranza per consulire sugli interventi per la gestione della pandemia ha dichiarato oggi in radio quanto addirittura questa misura possa rappresentare un tallone d’Achille del Green pass. A sottolineare se ancora non fosse chiaro, che è il vaccino il sistema più sicura per prevenire la trasmissione di Covid-19.

Nella foto Walter Ricciardi

Il peso di queste parole va oggi accolto in modo non critico ma con il valore della necessità di un intervento più importante, perché al di là del promuovere il vaccino, una positività non certificata di almeno il 30% soggetti con il tampone rapido, è un fatto.

Nell’ambito del suo intervento radiofonico, Ricciardi ha poi proseguito con altre dichiarazioni: “Spero ci siano spazi per convincere le persone, anche irrigidendo le misure per il rilascio del Green pass. Noi ora lo rilasciamo seguendo indicazioni elaborate in Europa quando la variante Delta non era ancora dominante”.

Intanto ad avvalorare queste lucide osservazioni ci sono anche anche le proiezioni dei contagi, che indicano nella prossima settimana la crescita dei casi, proprio per la variante Delta molto più contagiosa. Un infetto ora contagia sei o sette persone. “Dobbiamo aumentare il numero dei vaccinati – ha aggiunto Walter Ricciardi”.

Lockdown per i non vaccinati. Ricciardi: “Il nostro paese non ne ha bisogno”

Ci terrorizza la scelta dell’Austria di un nuovo lockdown. Una scelta drammatica perché il paese era fortemente in ritardo con le coperture vaccinali e con tassi di incidenza dieci volte superiore ai nostri.

Ma per Ricciardi, il nostro governo ha preso decisioni tempestive, anche se non ci mettono completamente al sicuro. Ci sono troppe persone non vaccinate, sull’ordine numerico di sette milioni di italiani che non hanno alcuna copertura rispetto al contagio.

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