Aeroporto di Fiumicino: infarto dopo il decollo. Muore un poliziotto

Il volo era in fase di decollo quando ha fatto rientro al parcheggio, perché era stato richiesto l’intervento del personale medico in seguito al malore del passeggero.

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Tragedia all’aeroporto di Fiumicino. Domenico Tiberi, poliziotto 47enne, è morto mentre si trovava a bordo di un aereo. E’ accaduto sul volo Volotea in partenza da Fiumicino e diretto a Cagliari.

Il volo era in fase di decollo quando ha fatto rientro al parcheggio, perché era stato richiesto l’intervento del personale medico in seguito al malore del passeggero. Purtroppo per Tiberi, colpito da arresto cardiaco, non c’è stato nulla da fare. Inutili i soccorsi.

A bordo c’erano anche due medici, tra i quali un cardiologo, e un infermiere, che sono prontamente intervenuti cercando per circa 40 minuti di rianimarlo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. La salma del poliziotto, che lascia la moglie e due figli, è stata affidata all’Autorità Giudiziaria e trasportata presso l’obitorio del Verano.

Aeroporto di Fiumicino, muore un poliziotto: il cordoglio dei colleghi

Molti sono stati gli attestati di cordoglio dei suoi colleghi poliziotti. Ecco il messaggio del sindacato Equilibrio Sicurezza:

“Lui è Domenico Tiberi, romano di 47 anni, in servizio presso il XIII Reparto Mobile di Cagliari, dove ieri sera stava tornano in aereo, quando ha avuto un malore: a bordo c’erano un cardiologo, un anestesista ed un infermiere che per 40 minuti hanno tentato di rianimarlo, ma non c’e stato nulla da fare: arresto cardiaco. Poliziotto stimatissimo, valente e sportivo lascia due figli adolescenti. Ciao Domenico, non ti dimenticheremo”.

Le parole di Andrea Cecchini del sindacato Italia Celere

“E’ una tragedia di dimensioni immani per la famiglia e per i colleghi, la sua seconda famiglia.
Un uomo, un poliziotto, uno che ha scelto di servire il Paese come tanti di noi, non migliore di altri perché poliziotto ma migliore di tanti perché era una brava persona, un buono!

Cosa si può dire in queste situazioni? Che il suo ultimo viaggio lo farà avvolto dalla sua divisa e dalla bandiera tricolore su cui aveva giurato con orgoglio. Una promessa che ha omaggiato col suo sacrificio quotidiano onorando una Divisa troppo spesso accantonata, ma non da lui…”.

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