Wilbur Smith, lo scrittore che ha raccontato l'Africa al mondo, se ne è andato all'età di 88 anni. È morto a Cape Town, al fianco della sua quarta consorte, Mokhiniso Rakhimova.
Oltre mezzo secolo di romanzi di assoluto successo, tutti bestseller di fama mondiale che hanno tenuto col fiato sospeso milioni e milioni di lettori. Questo è in sintesi, il percorso professionale di Wilbur Addison Smith, lo scrittore classe 1933, di origini britanniche, nativo di Broken Hill (attuale Kabwe in Zambia) e naturalizzato sudafricano.
È considerato, in primis dal Times, un autore di culto, un vero e proprio punto di riferimento per tutti coloro che si cimentano nell’arte della scrittura. La maggior parte delle sue opere è legata all’Africa, sua terra natale. L’autore ha sempre amato descrivere ciò di cui possedeva una conoscenza diretta. I suoi romanzi si distinguono infatti per la cura maniacale delle ricerche storico-geografiche alla base della narrazione.
Wilbur Smith se ne è andato alla veneranda età di 88 anni, nella notte tra il 13 e il 14 novembre 2021, in modo inaspettato nella sua casa di Città del Capo (Cape Town). Era al fianco della sua quarta moglie, Mokhiniso Rakhimova. I due coniugi avevano trascorso la mattinata intenti a leggere e a scrivere. Nulla faceva presagire l’imminente trapasso dell’uomo. Un’esistenza segnata da tante passioni, amori, dolori e “momenti duri e cattivi”, ma il tutto ha contribuito a donare allo scrittore “una vita straordinariamente realizzata e meravigliosa“, come lo stesso Wilbur Smith ha evidenziato nella sua biografia «Leopard Rock, l’avventura della mia vita».
Wilbur Smith, laureato in scienze commerciali nel 1954, era figlio di un colonizzatore europeo, Herbert Smith, lavoratore della lamiera e proprietario di una tenuta. Il ragazzo aveva imparato a cacciare col fucile fin dall’età di otto anni, trascorrendo la giovinezza nella boscaglia, a stretto contatto con quelle avventure che poi diverranno protagoniste assolute delle sue opere. Fu la madre a trasmettergli l‘amore per la lettura e più in generale per la letteratura. Eppure l’inizio della sua carriera da scrittore fu molto difficile.
Se da un lato, i racconti brevi gli avevano portato qualche riscontro in una situazione famigliare segnata da gravi difficoltà economiche dopo l’epilogo del primo matrimonio, il suo romanzo d’esordio dal titolo “Gli dèi prima ti fanno impazzire” rappresentò un fallimento totale tanto da non interessare alcun editore alla pubblicazione. Tutt’altra sorte per “Il destino del leone“, un successo immediato, (non in Sudafrica dove venne bandito), che lo proiettò nel 1964 nell’Olimpo dei romanzieri. Wilbur Smith divenne uno scrittore a tempo pieno.
Da questa frase prese vita una delle più longeve saghe letterarie di sempre, quella della famiglia Courtney. 34 volumi che seguono le vicende dei Courtney in tutto il mondo, attraversando generazioni e tre secoli di Storia. Si rincorrono i periodi critici di un continente martoriato come l’Africa, dalle prime colonizzazioni all’era dell’apartheid in Sud Africa e alle rivendicazioni delle popolazioni locali. Con il romanzo “I fuochi dell’ira” (1987), appartenente alla suddetta saga, il grande Wilbur Smith sembrò prevedere il futuro della sua terra d’adozione, anticipando quei personaggi, come Mandela, che da lì a breve aprirono una nuova fase politico-sociale per il paese sudafricano.
Grazie ai romanzi di Wilbur Smith, milioni di lettori hanno viaggiato in mezzo mondo, dalle miniere del Sudafrica alle isole del Tropico in cerca di tesori, navigando per l’Oceano Indiano, fino in Antartide e nelle Americhe. Uno scrittore che ha vissuto lui stesso all’insegna dell’avventura, da pilota di piccoli arei, esperto subacqueo, cacciatore e profondo studioso delle popolazioni e dei costumi locali.
Wilbur Smith ci lascia con un romanzo in uscita, ambientato nell’Antico Egitto. “Il Nuovo Regno”, scritto in collaborazione con il giornalista inglese Mark Chadbourn, è un omaggio all’Egitto, a quello che Smith ha sempre definito “il crocevia dei continenti e le fondamenta della storia della stessa civiltà“.
Wilbur Smith è un’icona della letteratura e non solo. Un autore imprescindibile per tutti i lettori bramosi di avventura e un modello unico per qualunque autore.
Buon viaggio immenso scrittore…