La Regione Lazio ha istituito una zona di protezione con raggio di 3 Km dall'allevamento e la sorveglianza per un raggio di 10 kilometri
Ostia Antica: esplode un focolaio di aviaria in un allevamento in via di Castel Fusano in zona Pianabella. Disposti l’isolamento per 3 kilometri e la sorveglianza per un raggio di 10 kilometri.
Un caso accertato di influenza aviaria è stato registrato a Ostia Antica in un allevamento avicolo in via di Castel Fusano in zona Piana Bella. Ad annunciarlo in una nota l’Assessorato alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.
«A seguito dei regolari controlli relativamente all’insorgenza di una mortalità anomala nell’ambito di un allevamento avicolo non commerciale è stato rilevato un caso di virus di influenza aviaria in campioni di volatili – spiega in una nota l’assessore – il rapporto del centro di referenza nazionale dell’Istituto Zooprofilattico conferma l’insorgenza di un focolaio di influenza aviaria di sottotipo H5 HPAI nell’allevamento avicolo rurale non commerciale sito nel Comune di Roma, Asl Roma 3, località Ostia Antica.»
E’ importante sottolineare che l’allevamento è solo per il consumo locale, quindi non destinato al mercato, e che gli animali risultati infettati sono una trentina: l’allevatore si è insospettito dopo una anomala moria di esemplari. Tutte le galline dovranno essere abbattute e conferite in condizioni di sicurezza ad un forno inceneritore.
Predisposta un’ordinanza dal Presidente della Regione su proposta dell’Assessore alla Sanità per adottare misure straordinarie. Istituzione di una zona di protezione con raggio di 3 Km dall’allevamento sede di focolaio di influenza e una zona di sorveglianza con un raggio di 10 Km. Proprio a ridosso dell’allevamento ci sono un ristorante e una scuola di musicoterapia.
«Tutti gli allevamenti dovranno essere verificati. Sono state distinte le misure da applicare nelle zone di protezione (3 km) e nelle zone di sorveglianza (10km). Non sono ammessi senza l’autorizzazione del veterinario l’ingresso e l’uscita da un’azienda di pollame, altri volatili in cattività o altri mammiferi domestici.»
«Chiunque entri o esca da un allevamento deve rispettare opportune misure di biosicurezza, tutte le carcasse dei volatili morti sono distrutte immediatamente, i veicoli e le attrezzature utilizzate per trasportare pollame sono sottoposti senza indugio a procedure di disinfestazione, così come tutti i veicoli utilizzate dal personale o da altre persone. Sono vietati il trasporto di carne di pollame, la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada, e l’introduzione e l’immissione di selvaggina. Sono vietate fiere di pollame e altri volatili. Tutte le misure restano in vigore per almeno 21 giorni dopo l’esecuzione della disinfestazione del focolaio.»
L’ordinanza, immediatamente esecutiva è stata notificata al sindaco di Roma Capitale e al Sindaco di Fiumicino, nonché alle stazioni di Carabinieri e alle altre Forze di Polizia. Sul posto ci sono tre diversi posti di blocco a distanza l’uno dall’altro di 400/500 metri della Polizia Locale di Roma Capitale per filtrare accessi e uscite dall’allevamentoi.
Complessivamente, secondo le stime dell’assessorato regionale alla Sanità, il provvedimento mette sotto analisi 35 piccoli allevamenti.
“Il nostro territorio – sottolinea il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino – rientra in entrambe le zone: una parte molto ridotta di Isola Sacra (a ridosso del Ponte della Scafa) è in zona di protezione, mentre quella di sorveglianza include anche Focene e la zona di Maccarese compresa tra le due piste dell’aeroporto. La situazione è sotto controllo». «Tutti gli allevamenti che rientrano in queste aree dovranno essere verificati – prosegue – In ogni caso, come spiega l’ordinanza, non sono ammessi senza l’autorizzazione del veterinario l’ingresso e l’uscita da un’azienda di pollame, altri volatili in cattività o altri mammiferi domestici. Chiunque entri o esca da un allevamento deve rispettare opportune misure di biosicurezza, tutte le carcasse dei volatili morti sono distrutte immediatamente, i veicoli e le attrezzature utilizzate per trasportare pollame sono sottoposti senza indugio a procedure di disinfestazione, così come tutti i veicoli utilizzate dal personale o da altre persone – sottolinea il sindaco -. Sono vietati il trasporto di carne di pollame, la movimentazione e il trasporto tra aziende, su strada, e l’introduzione e l’immissione di selvaggina. Sono vietate fiere di pollame e altri volatili». «Chiunque possieda polli, colombi, oche, papere o altri volatili, contatti la Asl veterinaria per avere indicazioni precise su come comportarsi» conclude Montino.
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