Axamalafede: “Villa Fralana rischia di essere di nuovo sotterrata”

Necessari nuovi fondi per la manutenzione e la valorizzazione dell'area archeologica

Un gioiello archeologico di straordinaria importanza e bellezza, quello Villa Fralana e dei suoi scavi, restaurato da pochissimo (leggi qui) e subito preso d’assalto. Grande orgoglio per tutti i residenti del quartiere Axa-Malafede, il sito archeologico rappresenta un vanto per il X Municipio ma rischia di nuovo di sparire ed essere sotterrato, se non verranno trovati i fondi necessari al suo mantenimento.

Necessari nuovi fondi per la manutenzione e la valorizzazione dell’area archeologica

Questo in sintesi è infatti il contenuto dell’accorato appello di Barbara Rossi, direttrice dei lavori, che ha confermato proprio che “In assenza di ulteriori stanziamenti per la manutenzione e la valorizzazione, l’area rischia di essere nuovamente interrata”. A questo scopo l’Architetto Rossi sollecita ed auspica una sinergia tra Soprintendenza, archeologi e cittadini, veri attori e cuore pulsante di questa grande iniziativa lodata da tutti e definita come un grande esempio di “archeologia partecipata”.

Proprio da questi sforzi congiunti è stato possibile partire per avviare gli scavi, durante questa estate. Sulla stessa lunghezza d’onda Roberto Trapani, Presidente dell’Associazione Axamalafede Villa Fralana, che si dice entusiasta, peraltro, della grande partecipazione di pubblico avvenuta durante l’Open Day di domenica 7 novembre agli scavi. Villa Fralana è stata mostrata in tutto il suo splendore ai visitatori: “Come associazione – spiega Trapani – puntiamo ad aprire una collaborazione fattiva tra cittadini e Municipio e la partecipazione massiccia verificatasi nella giornata a porte aperte, la vivace interazione dei visitatori con il gruppo di archeologi durante le visite guidate, ci fanno ben sperare in una nuova progettualità che regali lunga vita al sito”.

Axamalafede: "Villa Fralana rischia di essere di nuovo sotterrata" 1

Resta dunque da capire se e in che modo questa unione d’intenti tra pubblico ed autorità competenti riuscirà ad avere luogo. Quel che è certo è che l’interesse per quest’area archeologica resta altissimo, con i cittadini che adesso non vogliono perdere la possibilità di godere di questo straordinario patrimonio storico-artistico presente sul territorio.

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