L’Idroscalo e quel degrado che rimane identico oltre il tempo e la storia. Una fotografia “giornalistica” della nostra Mara Azzarelli.
Tra fascino e amministrazioni troppo distratte. Nei giorni scorsi le diverse iniziative e i ricordi per la ricorrenza della morte di Pier Paolo Pasolini, hanno riportato molte telecamere all’Idroscalo di Ostia.
E al di là di pochi cambiamenti strutturali, tutte quelle immagini parlano di un luogo che sembra abbandonato dalle amministrazioni. Difficile per chiunque raccontare una storia all’Idroscalo e non rimanere impressionato da alcuni angoli.
Idroscalo, la situazione peggiore in via degli Atlantici
Un luogo tanto bello dal punto di vista ambientale quanto dimenticato dal punto di vista delle istituzioni e dei cittadini. In via degli Atlantici la situazione è imbarazzante: sulla strada si scarica di tutto.
Bello e indomabile, questa zona di Ostia è da sempre nella narrazione dei progetti di riqualificazione di sindaci capitolini e associazioni locali. Narrazioni, appunto. Perché poi la realtà appare molto più banale.
Più avanti ci sono tanti altri rifiuti, in alcuni si sono creati insediamenti abitativi da parte dei senzatetto. Ma il particolare più preoccupante è il fenomeno dell’abbandono illegale di rifiuti e a nulla servono le telecamere di sorveglianza. Il fenomeno, infatti, non è stato arginato.
Un degrado fuori dal tempo che non sminuisce la bellezza di un luogo, capace di sopravvivere – a modo suo – perfino all’incapacità di chi dovrebbe averne cura.
L’idroscalo venne inaugurato nell’aprile del 1928. Una zona che sembra non dover decollare mai malgrado i diversi progetti di qualificazione. Lo dimostra il degrado che circonda anche la bellissima Tor San Michele.
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