Coldiretti: con la direttiva sulle pratiche commerciali sleali stop alle speculazioni sul cibo

Con l'attuazione da parte del Governo della direttiva dell'UE contro le pratiche commerciali sleali l'Italia dice stop alle speculazioni sul cibo.

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Speculazioni su latte e cibi, arriva la svolta. Con l’attuazione da parte del Governo della direttiva dell’Unione Europea sulle pratiche commerciali sleali, viene messa fine al rincaro sui cibi italiani.

Esulta la Coldiretti Lazio che negli ultimi mesi ha portato avanti la battaglia portandola fino ad ai tavoli Europei.

E’ una data importante – spiega il presidente di Coldiretti Lazio David Graniericon l’approvazione delle norme contro le pratiche sleali, si potrà finalmente garantire il giusto prezzo ad agricoltori ed allevatori, che sono stati i più colpiti dalla crisi determinata dal Covid. In questi mesi hanno dovuto affrontare speculazioni e rincari delle materie prime. Una situazione che rischiava di compromettere anche la produzione di alcuni prodotti preziosi per il Lazio, come il latte fresco di cui Roma e la nostra regione sono tra i maggiori consumatori in Italia, proprio per la sua ottima qualità”.

La Coldiretti negli ultimi mesi ha organizzato diversi incontri per affrontare il tema delle pratiche commerciali sleali, dalle aste capestro al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione, così come le offerte che ingannano i consumatori. Incontri che al tempo stesso hanno consentito di analizzare le proposte avanzate a tutela dell’agroalimentare italiano.

Questo nuovo provvedimento – prosegue Granieri – consente di rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed al tempo stesso evita di scaricare sulle imprese agricole le offerte promozionali. Le nostre aziende sono state le uniche ad avere avuto, in controtendenza con l’andamento generale, un calo del valore aggiunto nel terzo trimestre del 2021 per effetto del boom dei costi di produzione”. – conclude il presidente di Coldiretti.

Lo stop scatta ora per 16 pratiche sleali che vanno dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti e di aste on line al doppio ribasso, dalle limitazioni delle vendite sottocosto alla fine dei pagamenti non connessi alle vendite fino ai contratti rigorosamente scritti.

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