Roma, Villa Maraini: “Ad ottobre impennata dei casi di overdose, Gualtieri ci aiuti”

Nell'ultimo mese sono state salvate 13 persone, tutti poliassuntori, con un picco di 3 interventi mercoledì scorso

Una preoccupante impennata dei casi di overdose, quella verificatasi ad ottobre a Roma, per una piaga che non accenna a diminuire. Gli operatori di settore che chiedono maggiore sostegno da parte della nuova amministrazione comunale della Capitale, per arginare il fenomeno della tossicodipendenza e riportare alla vita persone prostrate dalla droga, in un momento in cui forse è entrata sul mercato una sostanza stupefacente più pura e quindi più letale.

Nell’ultimo mese sono state salvate 13 persone, tutti poliassuntori, con un picco di 3 interventi mercoledì scorso

Questa, in sintesi, la posizione degli operatori del Camper dell’unità di strada della comunità di recupero Villa Maraini che, ogni giorno, si recano in quartieri difficili come Tor Bella Monaca e nel mese appena trascorso hanno salvato 13 persone, con un picco di tre interventi mercoledì scorso, in un solo giorno. Nella fattispecie si tratta di tre donne e dieci uomini tra i 35 ed i 65 anni, poliassuntori di sostanze – eroina, cocaina, alcol, benzodiazepine – e sempre questo mese ad ottobre gli operatori hanno somministrato 26 fiale del farmaco antagonista degli oppiacei, il Naloxone.

Si tratta di persone che hanno tutte una storia di dipendenza dalle più svariate sostanze che va da un minimo di 1 anno agli oltre 10 anni. 120 è invece la media giornaliera di persone consumatori attivi di sostanze, che si rivolgono agli operatori non solo per avere siringhe sterili, ma anche per un sostegno emotivo ed un supporto fattivo alle loro necessità di salute e di vita.

“Considerando che a settembre abbiamo avuto 3 casi di interventi in overdose – spiega Giancarlo Rodoquino, coordinatore dell’Unità di Strada di Villa Maraini-Croce Rossa Italiana – per noi ottobre è stato un mese molto impegnativo. Ci siamo chiesti come mai questo incremento e qualche utente ci ha detto che, forse, gli spacciatori stanno distribuendo una sostanza più concentrata, più pura e quindi più letale”. Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini, spiega che si tratta di un’azione incessante la loro, “Un lavoro quotidiano quello svolto dai nostri operatori ex-utilizzatori di sostanze che li porta ad entrare in contatto con chi ancora non capisce di avere una dipendenza patologica. Una scommessa che ho vinto quando 29 anni fa li mandai in strada a salvare vite contro il parere dei molti. Nemmeno a livello internazionale ci avevano provato, ora invece anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità e molti paesi come gli Stati Uniti, considerano questa attività in strada vitale per limitare le morti da droga e recuperare vite da questa terribile malattia”. In conclusione l’appello di Barra va alla nuova amministrazione della città: “Spero che il neo sindaco di Roma Gualtieri ci aiuti ad intensificare la nostra azione umanitaria, non come successo fino ad ora, che è stata addirittura ostacolata”.

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