Rubano due protesi in titanio dall’auto di un diplomatico. La Polizia le recupera

Gli oggetti, indispensabili per permettere all'uomo di muoversi, hanno un valore di 150 mila euro

protesi rubate

Roma: la Polizia ha recuperato le due protesi in titanio del valore di 150 mila euro che erano state rubate il 17 ottobre scorso all’interno di un’autovettura parcheggiata in zona Gianicolo. Sono di proprietà di un cittadino francese e membro del Consiglio d’Europa.

Senza gambe gli rubano dall’auto le protesi indispensabili per camminare. La Polizia le recupera

Probabilmente non erano a conoscenza del loro valore economico i ladri che hanno prima rubato e poi abbandonato le due protesi in titanio recuperate dalla Polizia nei pressi della Stazione Monte Mario.

I due presidi sanitari, del valore di circa 15o mila euro, erano stati rubati a un cittadino francese e membro del Consiglio d’Europa in zona Gianicolo lo scorso 17 ottobre.

I fatti

protesi
Le due protesi in titanio rubate e recuperate dalla Polizia

I fatti sono accaduti il 17 ottobre scorso in zona Gianicolo. I poliziotti sono intervenuti per la segnalazione di un furto allìinterno di un’automobile con targa diplomatica.

Appena arrivati gli agenti hanno accertato che ignoti, dopo aver infranto il vetro del lunotto posteriore del veicolo, hanno asportato molteplici borse tra cui quelle contenenti due protesi di arto inferiore in titanio dal valore complessivo di circa 150 mila euro.

Il proprietario degli oggetti, un cittadino francese e membro del Consiglio d’Europa, ha formalizzato denuncia per quanto avvenuto, rappresentando il grave disagio causato dal furto, in particolar modo per la sottrazione delle protesi, di cui aveva assoluta necessità per muoversi.

Le immediate indagini, avviate dal commissariato Trastevere, in collaborazione con la Squadra Mobile, hanno permesso di individuare, attraverso la visone dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona del furto, un veicolo sul quale si sono focalizzate le attività e si sono sviluppati i primi immediati accertamenti.

Grazie alle stesse immagini, è stato identificato un soggetto, con precedenti di polizia, il quale, immediatamente rintracciato, è risultato poi estraneo al furto, ma è stato comunque arrestato perché presso la propria abitazione deteneva 150 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish destinata allo spaccio. Lo stesso è tuttora in custodia cautelare in carcere.

L’indagine si è poi indirizzata su un nuovo veicolo, risultato più idoneo e compatibile con il luogo del furto e gli orari attenzionati. Attraverso lo sviluppo della targa della vettura, gli investigatori si sono messi alla ricerca dei soggetti che avevano il veicolo effettivamente in uso. L’attività è stata ancor più difficoltosa poiché gli ultimi proprietari del veicolo non avevano registrato la compravendita. Ciò nonostante la caparbietà degli investigatori ha consentito di individuare l’effettivo utilizzatore del veicolo e il suo luogo di residenza.

Il 27 ottobre, a seguito della delega dell’autorità giudiziaria, è stata effettuata una perquisizione domiciliare a carico del soggetto individuato, finalizzata alla ricerca della refurtiva. La stessa si è conclusa con esito negativo. Tuttavia, la determinazione degli investigatori, ha indotto il soggetto attenzionato, sentitosi oramai alle strette, a farcircolare la notizia negli ambienti criminali. Ciò ha portato al rinvenimento, in una zona boschiva nei pressi della Stazione Monte Mario, di un involucro, parzialmente occultato dalla sterpaglia, al cui interno sono state rinvenute le due protesi rubate.

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