Nel cambio di nome di Facebook Mark Zuckerberg vede la rivoluzione del “metaverso”

Il metaverso è un nuovo mondo virtuale nel quale attraverso i cavi si condividono esperienze e pratiche fino al teletrasporto

Mark Zuckerberg e il metaverso

Un nuovo universo virtuale, un mondo condiviso attraverso i cavi e le esperienze individuali. E’ il senso della rivoluzione annunciata da Mark Zuckerberg: con il “metaverso” c’è molto di più del cambio di nome di Facebook.

Il metaverso è un nuovo mondo virtuale nel quale attraverso i cavi si condividono esperienze e pratiche fino al teletrasporto

È probabile che ultimamente starete sentendo spesso il termine metaverso, soprattutto dopo l’annuncio che il gruppo Facebook approderà su questa nuova realtà virtuale e cambierà nome in “Meta”.

Ormai è già qualche anno che la nostra esperienza sui social si basa quotidianamente sulla fruizione di foto, video e testi; ma Mark Zuckerberg probabilmente ha capito che il mondo adesso stia cominciando ad avere bisogno di qualcosa in più: il metaverso.

Ma che cos’è il metaverso? A sentirla sembra una parola uscita fuori da qualche film di fantascienza come Matrix o Blade Runner, ma in realtà è molto più semplice di quanto sembri. Infatti molti di noi hanno già esplorato il mondo del metaverso. Gli stessi bambini, per esempio, usufruiscono del metaverso mentre usano il computer o la Playstation e giocano collegandosi ad internet con altre persone che nello stesso momento sono connesse. Perché il metaverso non è altro che una realtà virtuale condivisa tramite l’utilizzo di internet, nella quale si viene rappresentati nelle tre dimensioni mediante l’uso di un avatar personale. Si tratterebbe di una nuova dimensione parallela che si trova oltre quella tangibile alla quale siamo abituati da millenni; non a caso il nome Meta è stato proprio scelto perché in greco significa “oltre”. 

Nel cambio di nome di Facebook Mark Zuckerberg vede la rivoluzione del "metaverso" 1

Ma non bisogna limitarsi a pensare ad usarlo con un mero scopo ricreativo e ludico, perché, come scrive lo stesso Zuckerberg: “In questo futuro, potrai teletrasportarti istantaneamente come ologramma per essere in ufficio senza fare il pendolare, ad un concerto con gli amici, o nel salotto dei tuoi genitori per raggiungerti. Questo ti aprirà più opportunità, ovunque tu viva. Potrai dedicare più tempo a ciò che conta per te, abbattere il tempo nel traffico e ridurre la tua impronta di carbonio”.

Zuckerberg esordisce con la parola futuro, ma considerando la rapidità con la quale negli ultimi anni il pianeta si è evoluto, potrebbe essere un futuro molto prossimo. Staremo a vedere se vincerà questa scommessa.

Giulia Romana De Rossi

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.