Mercato di Civitavecchia, le soluzioni del Comune non convincono la Coldiretti

Coldiretti Roma: «le soluzioni temporanee dell'amministrazione non sono in linea con principi ispiratori di Campagna Amica»

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Mercato di Civitavecchia: il direttore di Coldiretti Roma, Giuseppe Casu, commenta le dichiarazioni del sindaco Ernesto Tedesco, in merito alla presenza del mercato di Campagna Amica in Piazza Calamatta.

Mercato di Civitavecchia, Coldiretti Roma: «piazza Calamatta, che resta l’unico luogo possibile.»

Il direttore di Coldiretti Roma, Giuseppe Casu, interviene in merito alle dichiarazioni del sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco,  sulla presenza del mercato di Campagna Amica in Piazza Calamatta.

«Siamo contenti che l’amministrazione comunale creda nel progetto di Campagna Amica e del fatto che si possa prevedere l’apertura del mercato in piazza Calamatta, che per noi resta il luogo ideale.»

Mercato che avrebbe dovuto aprire lo scorso 30 settembre, ma l’inaugurazione era stata rinviata temporaneamente dal sindaco per andare incontro alle “forti preoccupazioni dei commercianti del mercato, soprattutto in questo particolare momento storico di crisi e difficoltà per i loro esercizi”.

Il primo cittadino ha ora confermando che si tratta di una “soluzione temporanea” e che il mercato di Coldiretti rappresenta un progetto nel quale l’amministrazione comunale “crede fortemente, in vista della ripresa delle crociere, ma che è congelata in attesa di riavere i normali flussi dei croceristi”. L’amministrazione comunale sostiene, inoltre, che la “prospettiva a breve termine è quella di avviare una sperimentazione dell’iniziativa di Coldiretti proprio nel contesto del mercato, con l’obiettivo finale di riproporla nel punto di passaggio dei turisti”.

Ed su questo punto che è intervenuto Giuseppe Casu, e sulla necessità di dare vita al mercato in piazza Calamatta, che resta l’unico luogo possibile.

«Riteniamo che si possa già avviare il mercato nell’area individuata in piazza Calamatta – aggiunge Casu –  a prescindere dalla presenza o meno dei croceristi e dunque di un maggiore afflusso di turisti. I nostri mercati, infatti, hanno una funzione sociale per il territorio e consentono ai consumatori di instaurare un rapporto di fiducia con i produttori, che vendono solo a Km zero e quindi consentono di promuovere i prodotti locali. Al tempo stesso al loro interno si svolgono molte attività formative, come le fattorie didattiche e i laboratori di educazione alimentare per i più piccoli e non solo.» 

«Le soluzioni temporanee – conclude Casu – devono essere coerenti con quelle che sono le caratteristiche e i principi ispiratori dei mercati di Campagna Amica. E quelle proposte attualmente dall’amministrazione, non lo sono assolutamente.»

 

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