L’Eur blindato per il G20, con stazioni metro chiuse e strade interdette alla circolazione, intasano il pronto soccorso del Grassi di Ostia. La processione di pazienti provenienti da tutto il quadrante ovest della città, sta intasando il pronto intervento allungando i tempi d’attesa.
La blindatura dell’Eur e le difficoltà di movimento nel quadrante ovest della città stanno facendo riversare centinaia di pazienti al Grassi
E’ l’effetto riflesso provocato dal G20 e dall’imponente sistema di sicurezza che blocca la mobilità nell’area ovest di Roma più prossima al Raccordo Anulare. I residenti delle zone che per bacino assistenziale gravitano normalmente sul Sant’Eugenio, si stanno riversando per le loro urgenze all’ospedale di Ostia. Struttura che è in grande difficoltà anche per la necessità di dover riservare un corridoio speciale in caso di emergenza da atti terroristici o di sciagure collegate all’aeroporto o allo stesso summit tra i Capi di Stato.
Tempi lunghi per i codici verdi: si prevedono fino a 10 ore d’attesa
Il sovraffollamento del pronto soccorso di Ostia sta causando tempi lunghi d’attesa per quelle che sono le richieste assistenziali meno “importanti”, i cosiddetti codici minori. Il servizio online “accessiprontosoccorso” della Regione Lazio, non funziona. E quindi i pazienti non possono neanche regolarsi su quelli che sono i tempi prevedibili d’attesa.
“Venite al pronto soccorso solo per patologie acute non rinviabili e urgenti” raccomandano i sanitari dal front office del pronto soccorso. Un invito che vale la pena di valutare prima di preferire la corsa in ospedale invece di aspettare lunedì, quando il proprio medico di famiglia sarà regolarmente in servizio.
“Stiamo cercando di far capire che i codici verdi non potranno essere visti fino a domani”. Prevedibili fino a 10 ore d’attesa per i codici verdi.
Roma G20, ecco le strade dove non si può passare. Elenco delle stazioni metro chiuse
