Da domani si torna all'orario invernale, con il passaggio all'ora solare che avverrà stanotte alle 3,00
Torna l’ora solare, tutti pronti quindi alle 3.00 in punto di stanotte, per spostare le lancette indietro di un’ora. Il cambio, che avverrà domani mattina presto, ma di fatto nella notte tra oggi e domenica 31 ottobre, ci darà la possibilità di riposare un’ora in più rispetto al suono della sveglia abituale, ma contemporaneamente ci proietterà nell’orario invernale, con giornate più “corte” dove il buio arriverà prima.
Alle 3,00 di questa notte finisce l’ora legale e torna l’ora solare, quella che di fatto dà inizio in maniera “ufficiale” alla scansione temporale dei mesi più freddi dell’anno, per lo meno fino al mese di marzo 2022, quando nella notte tra sabato 26 e domenica 27, verrà ripristinata ancora una volta l’ora legale.
La maggior parte dei dispositivi elettronici si regoleranno in maniera automatica, mentre attenzione agli orologi analogici di casa, quelli invece richiedono un nostro intervento manuale.
Giornate più corte fino a fine marzo quindi, ma volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, questo significherà anche un’ora di luce in più la mattina. Non v’è dubbio però che questo non porterà grandi vantaggi per l’organismo, anzi addirittura il contrario, perché il primo ad accorgersi di questo cambio sarà proprio lui, al quale chiediamo di cambiare ritmi in ragione di un periodo meno vantaggioso in termini di luce solare e salute. Già, perché spostando indietro il tempo, anche solo di un’ora, alteriamo il nostro ciclo sonno-veglia costringendo l’orologio biologico, in sincrono con quello delle lancette dell’orologio, a resettarsi.
L’ora legale nel nostro paese è stata adottata e abolita in diverse occasioni, fino a quando nel 1965, è stata introdotta definitivamente per una durata di soli quattro mesi, che sono diventati sette nel 1996 allineandosi al resto dei paesi europei.
E’ stato nel 2019 che concretamente il Parlamento europeo ha votato a larga maggioranza a favore della fine del cambio dell’ora dal 2021, ma per l’Italia, il governo Conte bis aveva espresso con Bruxelles la decisione di continuare con il doppio orario.
Con la pausa forzata del Covid, anche questa decisione con scadenza 2021, era stata messa in attesa. Quindi ora resta da capire se l’attuale Governo vorrà prendere una posizione differente sul tema, ma al momento l’argomento non sembra certo una delle priorità.
canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.