Eur zona rossa: per il G20 cecchini e droni. Chiudono le stazioni metro anche al Centro

Eur blindato in occasione del G20 che si terrà il 30 e 31 ottobre 2021 a Roma.

G20 tiratori scelti

Eur blindato in occasione del G20 che si terrà il 30 e 31 ottobre 2021 a Roma. Il piano sicurezza prevede cecchini, droni e la chiusura di diverse strade con le aree di rispetto.

Sotto i riflettori gli alberghi che ospiteranno i Capi di Stato e le delegazioni che parteciperanno all’evento internazionale non solo all’Eur ma anche in varie parti della Capitale (leggi qui). Migliaia le forze dell’ordine che saranno impegnate in un’area di massima sicurezza di 10 chilometri quadrati intorno alla “Nuvola” di Fuksas e al Palazzo dei Congressi. Tra questi anche i reparti speciali dei Nocs (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza della Polizia) e dei Gis (Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri), insieme ai cinofili e ai tiratori scelti.

Inevitabili i disagi per i pendolari che dal litorale si dovranno recare nella Capitale per lavoro o per esigenze personali, ma soprattutto per i residenti dell’Eur, del Torrino e dei quartieri limitrofi. La Questura ha inoltre richiesto, da inizio servizio di sabato e sino alle 6 della mattina di lunedì 1° novembre, la sospensione delle fermate della metro B di Eur Magliana, Eur Palasport, Eur Fermi e Laurentina.

I possibili rischi del G20 sono stati esaminati lo scorso 13 ottobre al Viminale nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. In quell’occasione è stato deciso di mettere in campo altri 500 militari, che si andranno ad aggiungere a quelli già impiegati nell’operazione Strade sicure. E si è anche pensato di attivare uno scudo dal cielo, oltre alla chiusura dello spazio aereo: ci sarà così un sistema anti-drone ed assetti specialistici delle forze armate. Le bonifiche scatteranno già da venerdì con cinofili e artificieri. Sono previste anche ispezioni nel sottosuolo. 

Un cacciatorpediniere al largo

La Difesa metterà in campo, in aggiunta al dispositivo già previsto nel programma Strade sicure, tra le altre cose, un cacciatorpediniere per la difesa aerea, velivoli caccia e radar mobile per il controllo dello spazio aereo, aeromobili a pilotaggio remoto Predator, droni e aerei militari, nonchè sistemi di sicurezza per l’avvistamento e la neutralizzazione di droni anche piccolissimi a bassa quota su aree sensibili.

La chiusura delle stazioni metro

Oltre alle stazioni metro B di Eur Magliana, Eur Palasport, Eur Fermi e Laurentina, sabato, dalle 13, chiuse tre stazioni metro in Centro e gli accessi a Termini da piazza dei Cinquecento. La Questura, infatti, ha richiesto, dalle 13 di sabato, e sino a cessate necessità, la chiusura delle fermate metro di Repubblica, Colosseo e Circo Massimo e dell’accesso alla fermata metro di Termini che si trova al centro di piazza dei Cinquecento (gli altri accessi restano aperti).

Sempre per le 13 di sabato, la Questura ha disposto la chiusura degli accessi pedonali alla stazione ferroviaria di Roma Termini da piazza dei Cinquecento.

Il Piano di protezione sanitaria

Intanto l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato fa sapere che è attivo da oggi il Piano di Protezione sanitaria per il G20. Il Piano, che terminerà il 1 novembre, è a cura dell’Ares 118 e sotto il coordinamento del Prefetto di Roma e prevede la realizzazione di postazioni di soccorso fisse e ambulanze dedicate all’evento, la predisposizione in prossimità de La Nuvola di mezzi e personale anche in assetto NBCR (nucleare-biologico-chimico-radiologico) e una tenda da decontaminazione.

Inoltre il piano prevede la gestione e l’organizzazione di tre centri-tampone ubicati presso La Nuvola, Il Palazzo dei Congressi ed il Centro accrediti con personale della Asl Roma 2; il potenziamento della rete di emergenza sanitaria territoriale su tutta l’area romana; lo stato di allerta della Rete ospedaliera dell’emergenza con particolare riguardo ai DEA di II livello, Policlinico Umberto I e Policlinico Agostino Gemelli.

Cortei di protesta

Parallelamente al summit internazionale dell’Eur, qualche chilometro più in là, sono quattro le piazze in protesta: in un caso almeno è previsto anche un corteo. Due le proteste principali attese a partire dalle 14:00: la prima in piazza San Giovanni e la seconda a piazza Bocca della Verità con corteo. A San Giovanni manifesta il Comitato contro Draghi e contro i licenziamenti legati al possesso del green pass, a Bocca della Verità scendono in piazza i movimenti sociali, Cobas e No Tav.

I sindacati Cobas scenderanno in piazza sabato alle ore 15 e cammineranno da Piramide (Piazzale Ostiense) fino alla Bocca della Verità. “Saremo in piazza all’interno di una grande coalizione di lavoratori, studenti, giovani, ambientalisti, organizzazioni femministe, antirazziste, antifasciste e pacifiste – dichiara Pietro Bernocchi, portavoce della Confederazione dei Comitati di Base. – Ci rivolgeremo ai capi di governo e di Stato europei per ricordare loro che nel corso della pandemia l’Unione Europea con il Recovery Fund ha sì avviato una politica economica incentrata sulla spesa pubblica in deficit, in controtendenza rispetto alla fase dell’austerità, ma che il Pnrr italiano e degli altri paesi europei non costituisce affatto una svolta, ma prospetta una lunga serie di regalie ai settori più forti, economici e politici, della nostra società e delle altre europee“.

Insieme ai Cobas e agli attivisti ambientalisti del Fridays For Future anche numerose realtà della Società della Cura, gli spazi sociali romani e le delegazioni dei lavoratori della Gkn e Ilva.

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Eur blindato per il G20: ecco i divieti