Vani i soccorsi per Sofia Piccioli schiacciata dalla porta di calcio in un campetto nel piccolo paese di Rocca di Botte
Doveva essere un breve periodo di riposo nella casa dei nonni in Abruzzo, lontano dal caos e dall’ansia per il lavoro. Invece per la famiglia Piccioli quel soggiorno si è trasformato in tragedia. Sofia, figlia unica di 5 anni, è morta schiacciata dalla porta di calcio di un campetto comunale in disuso a Rocca di Botte, dove era entrata per giocare con il cane.
E’ successo ieri, martedì 19 ottobre, intorno alle 16,00 a Rocca di Botte, piccolo paese della Marsica che conta non più di 800 anime. Mamma e papà 27enni con la piccola Sofia Piccioli di 5 anni, residenti ad Acilia, erano lì per concedersi una piccola pausa nella casa materni. La famigliola era a passeggio quando, una volta entrati nel campo sportivo di proprietà del Comune, con il cancello aperto e senza una segnaletica di pericolo, la bimba e il cane si erano messi a giocare nei pressi della porta di calcio.
Per cause ancora in corso di accertamento all’improvviso la struttura in ferro della porta ha ceduto, travolgendo la bambina, colpita gravemente alla testa. A dare l’allarme sono stati i genitori, facendo accorrere sul posto l’ambulanza del 118 di Carsoli, l’eliambulanza dall’Aquila, oltre ai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa Italiana.
I soccorritori hanno tentato a lungo di rianimare la piccola, ma la ferita al capo era troppo grave. «Davanti ai nostri occhi – hanno dichiarato i soccorritori – si è presentata una scena straziante, abbiamo fatto l’impossibile per strappare alla morte la bimba, ma non era nelle facoltà umane salvarla. E’ una tragedia immane che getta nello sconforto la comunità di Rocca di Botte e quella di Acilia» .
Il luogo dell’incidente è stato posto sotto sequestro e il cancello del campo sportivo chiuso con un lucchetto. La procura di Avezzano sta indagando non solo per capire la dinamica dell’incidente, ma anche per fare chiarezza su alcuni aspetti della tragedia: il pm di turno, Elisabetta Labanti, dovrà in particolare verificare le cause del crollo della porta e le modalità di sicurezza della struttura. Sul posto è intervenuto il medico legale che ha effettuato una ricognizione cadaverica ritenendo compatibili le lesioni riscontrate sulla testa della bambina con il pezzo di ferro crollato.
I genitori, sotto choc, sono stati ascoltati dai carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, guidati dal capitano Michele Valentino Chiara. Per stringersi intorno alla giovane coppia sono arrivati i parenti da Roma.
La salma di Sofia è stata messa a disposizione dei familiari per i funerali. Espressioni di cordoglio e di commozione sono state formulate dai conoscenti di Acilia della coppia.
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