Litorale Sud

Pomezia: si è concluso il progetto “Sol Indiges, arte pubblica tra mito e futuro” (VIDEO)

Per un giorno Piazza Indipendenza è stata trasformata in un grande foglio bianco su cui scrivere pensieri e parole

A Pomezia si è concluso il progetto “Sol Indiges, arte pubblica tra mito e futuro“. Per un giorno Piazza Indipendenza è stata trasformata in un grande foglio bianco su cui scrivere pensieri e parole

Nato dal desiderio di incrementare il patrimonio culturale della città attraverso l’Urban Art a Pomezia si è avviato alla fase conclusiva il progetto Sol Indiges con l’evento Ivan-chiamata alle arti fare scuola. L’artista insieme agli studenti ha trasformato il percorso, che porta dalla scuola Marone alla biblioteca comunale, in un grande foglio bianco su cui ha realizzato un lungo segno grafico ininterrotto per rivendicare il diritto delle parole poetiche di farsi strada nello spazio urbano.

Comprendere, lo dice la parola, è una questione di prendere insieme.  – ha dichiarato l’artista Ivan TresoldiQuindi tanta della forza che è stata espressa è in verità forza ricevuta. Forse non c’è poesia scritta senza qualcuno che la legge e la fa sua. E’ un po’ ‘chi getta semi al vento farà fiorire il cielo’ con l’idea che io ci ho messo il semino, Pomezia e i suoi ragazzi ci hanno messo il vento forte e il cielo fiorito primavera è una cosa che appartiene a tutti“.

Pomezia è un teatro di arte urbana a cielo aperto. – ha sottolineato il Sindaco Adriano ZuccalàDopo l’opera di Agostino Iacurci che ha cambiato volto alla nostra biblioteca comunale, il progetto Sol Indiges, con le opere di Ivan, lascia il segno sulle scuole medie Orazio e Marone ma soprattutto nei cuori di studenti e studentesse che in queste settimane hanno vissuto un’esperienza unica di partecipazione e condivisione, che assume oggi un significato ancora più importante. Siamo felici infatti di inaugurare ‘Chiamata alle Arti – Fare Scuola’ in una piazza piena di ragazzi e ragazze, con tutte le scuole del territorio presenti: un segnale importante di ripartenza per Pomezia e per il Paese intero”.

La vice sindaco Simona Morcellini ha proseguito: “Sol Indiges continua a illuminare la nostra città con la poesia di Ivan che ci accompagna in un viaggio nell’arte delle parole. Le parole sono il tramite tra il dentro e il fuori, i segni che superano i confini,l’espressione che traduce in materia il pensiero. Le parole che i ragazzi hanno impresso sulle loro scuole, quelle che hanno ascoltato nello spettacolo ‘Dare la parola’, quelle che hanno sussurrato durante la perfomance ‘Il verso più lungo del mondo’, rimandano all’affascinante viaggio narrato da Dante, di cui celebriamo i 700 anni dalla morte, e a cui Pomezia ha dedicato questo progetto lungo un anno. Il sole del genius loci fa luce sulle radici e illumina appieno quella connessione tra passato e presente su cui Pomezia ha scommesso, proiettandoci in un domani fatto di bellezza, cultura e vita”.

La Fondazione Pastificio Cerere – hanno commentato Flavio Misciattelli e Marcello Smarrelliè sempre in prima linea al fianco delle istituzioni e delle amministrazioni che vogliono mettere in campo ambiziosi progetti di rigenerazione urbana attraverso l’arte contemporanea, interessate a pratiche artistiche legate alle politiche culturali e ai territori, a progetti di arte pubblica e partecipata, a programmi educativi alternativi. Siamo convinti che il progetto realizzato con Ivan e Agostino Iacurci rappresenti un modello efficace e innovativo per affrontare importanti questioni legate al vivere comune e al decoro urbano, attraverso un nuovo ruolo degli interventi di Urban Art e di pittura murale che, se correttamente impiegati, rappresentano un potente strumento di conoscenza e diffusione di idee”.

Servizio di Giorgia Perla

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