Ladispoli: insegnare alle generazioni future l’importanza di proteggere le api, è il senso del progetto un “Giardino per le api” ideato dall’Istituto comprensivo “Ladispoli 1” e illustrato dagli alunni al sindaco Alessandro Grando e l’assessore alla pubblica istruzione Fiovo Bitti.
Ladispoli: i bambini dell’Istituto Comprensivo “Ladispoli 1”, promotori di progetti per la salvaguardia dell’ambiente e le biodiversità
Un’iniziativa pro ambiente di grande valore, nasce tra le pareti di una scuola pubblica di Ladispoli. E’ l’idea di un giardino di erbe cresciute senza pesticidi, che richiami la presenza delle api e possa diventare se non la casa, almeno la mensa perfetta di questi insetti, fondamentali per l’ecosistema e la sopravvivenza dell’uomo.
Straordinari fautori di questo progetto, sono i bambini dall’Istituto comprensivo “Ladispoli 1”, che insieme al corpo docente, hanno racchiuso in un’idea “semplice”, l’educazione al rispetto per l’ambiente, e la presa di coscienza che l’uomo non è il padrone del mondo e del futuro.
E così il 14 ottobre scorso, gli alunni della classe quinta M del Plesso G. Falcone nell’ambito di un piccolo “simposio” delle scienze, risultato di un lavoro scolastico interdisciplinare, sulla conoscenza e la salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, hanno rivelato al primo cittadino e il loro desiderio di creare un “giardino per le api” nello spazio esterno e attrezzato della scuola.
Lì, verrebbero piantati alcuni tipi di erbe aromatiche, vera ghiottoneria per le api, che ne verrebbero in tal modo attirate. Il progetto pilota, se avesse successo, potrebbe essere ripetuto anche in altri punti della cittadina.
Il giardino per la api, è la punta di diamante di una serie di altre attività che sono in corso nella scuola, in questa non piccola “rivoluzione” dal profondo senso civico-ambientale degli scolari, orgoglio della preside, Enrica Caliendo.
Tra le iniziative in via di sviluppo, la partecipazione dei ragazzi al progetto “Adotta un alveare” con un contributo per l’acquisto di strumenti tecnologici avanzati da parte di apicoltori, per il monitoraggio degli alveari; e un lavoro di monitoraggio dei parametri dell’alveare Maya, in un’azienda agricola biologica in provincia di Avellino, dove hanno “toccato” con mano la condizione di salute e la vita delle api, in un lavoro inserito nel programma scolastico, che certamente gli resterà impresso nella mente e nel cuore. Questa è la speranza.
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