Potrebbero essere state originate da una delle baracche che si trovano sul greto del fiume, le fiamme che hanno dato origine al vasto incendio che ha coinvolto il Ponte di Ferro, com’è denominato dai romani il Ponte dell’Industria, in via del Porto Fluviale. Il rogo ha impegnato per quasi tre ore i vigili del fuoco ed ha causato il crollo della passerella dei servizi con il distacco di luce e gas nella zona.
Fiamme originate dalle baracche e propagatesi alle condotte di elettricità e gas. Blackout e strada vietata al transito
L’intervento dei vigili del fuoco è scattato poco prima delle 23 di ieri, sabato 2 ottobre, per un incendio che ha interessato il Ponte dell’Industria, meglio noto come Ponte di Ferro, a cavallo sul Tevere tra Marconi e Ostiense.
Le fiamme hanno coinvolto principalmente una delle passerelle metalliche per il passaggio di cavi e condotte del gas, crollata parzialmente. I vigili del fuoco sono riusciti a domare le fiamme poco prima delle 2 di notte e al momento non sembrano essere coinvolte persone.
Testimoni hanno riferito di aver notato che le fiamme si sono propagate al ponte dagli alberi della sponda lato Marconi: il focolaio potrebbe essere partito dalle baracche sotto il ponte. Alcune parti esterne sono crollate nel Tevere anche se la struttura nel suo complesso è restata in piedi. Il ponte è interdetto alla circolazione e sarà necessario un sopralluogo per accertarsi delle sue condizioni di staticità e sicurezza.
Le zone limitrofe a Ostiense sono rimaste senza luca, acqua e gas, mentre da domani si rischia il caos traffico, dato che il ponte collega due zone nevralgiche della città, cioè Ostiense e Marconi. I tracciati automobilistici alternativi per attraversare il Tevere sono a valle Ponte Marconi e a monte Ponte Testaccio.
La Capitaneria di Porto di Roma ha emesso un’ordinanza che vieta la navigazione, la pesca e le immersioni a meno di 150 metri dal Ponte dell’Industria.
Il sopralluogo della sindaca e di Gualtieri
La sindaca Virginia Raggi ha raggiunto il luogo del disastro. «Al momento quello che possiamo dire è che stringe il cuore vedere un pezzo di storia ridotto così – le sue parole -. Già domattina è stato convocato il comitato comunale per vedere i servizi, gas e luce. E poi bisogna vedere la stabilità strutturale. Dopo cercheremo di lavorare sulla riapertura della viabilità. Per ora l’importante è che non risultano persone ferite. Ci sono accertamenti in corso».
Anche il candidato sindaco per il centrosinistra, Roberto Gualtieri, è arrivato al Ponte di Ferro. L’ex ministro ha verificato di persona quanto accaduto ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai giornalisti presenti in zona.
Il precedente del 2013
Un incendio simile a quello di ieri sera, ma di proporzioni più ridotte, ha interessato il Ponte di ferro, a Roma, già nel febbraio del 2013, oltre otto anni fa. In quel caso le fiamme si sprigionarono da alcune baracche presenti sotto il ponte, lungo la banchina del Tevere. Il rogo interessò anche i cavi dell’alta tensione, cosa che costrinse poi l’Acea a lavori di sistemazione. Di conseguenza il ponte rimase chiuso a lungo causando notevoli disagi al traffico della zona. In quell’occasione, però, le fiamme interessarono solo in parte la struttura del ponte dell’Industria, che, invece, ieri sera è andato completamente a fuoco, perdendo alcuni pezzi nel Tevere.
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