Fiumicino

Caos Alitalia: grande partecipazione allo sciopero e al sit-in in aeroporto (VIDEO)

Richiesti ancora una volta il blocco dei licenziamenti e gli ammortizzatori sociali. 

Caos Alitalia. Oggi grande partecipazione allo sciopero e al sit-in dei lavoratori presso l’aeroporto di Fiumicino, che avevamo annunciato in questo articolo (leggi qui). Richiesti ancora una volta il blocco dei licenziamenti e gli ammortizzatori sociali.

Continueremo a lottare perché in campo ci sono delle tematiche molto più alte.  – spiega Viviana Flamigni, segretaria regionale Filt Cgil Roma e LazioLa crisi Alitalia sta determinando e sta accendendo nuovamente un faro sulla crisi di tutto quanto il settore. Quello che verrà discusso e che verrà determinato all’interno della vertenza Alitalia avrà delle ricadute pesantissime rispetto alla dinamica della trattativa attuale su tutti quanti i settori. Basti pensare alla determinazione di un nuovo contratto che non è di riconduzione contratto collettivo nazionale, che a cascata andrà a determinare le sorti anche del catering, dell’handling, le sorti di tutti i lavoratori e le lavoratrici – 40mila lavoratori e lavoratrici – del settore trasporto aereo“.

Quello che vorrei fosse chiaro a tutti  – aggiunge Sara Di Marco, delegata Filt Cgil Alitaliaè che questa è una vertenza che impatterà non solo sul trasporto aereo. Oggi Ita è un’azienda pubblica che sta cercando di portare una rottura sulle relazioni industriali e sulle relazioni sindacali dismettendo un contratto collettivo nazionale. Vorrei che tutti capissero che Alitalia non sia il grimaldello per poi far sì che tutte le altre categorie facciamo la stessa cosa. Abbiamo tanti rinnovi di contratto che infatti si sono bloccati perché stanno aspettando l’applicazione o no di questo regolamento aziendale”.

Quello che noi chiediamo è un’operazione di sistema. – dichiara Andrea Nuti, pilota AlitaliaNoi non chiediamo solamente di salvare una compagnia, chiediamo che questa di Ita potesse essere un’occasione per riformare tutto il settore del trasporto aereo. Perché con 3 miliardi ci sono le risorse per far rientrare tutti nel ciclo produttivo, per far parte tutti dello  stesso comparto. Chiediamo il rispetto del contratto collettivo nazionale, perché non ci devono essere delle operazioni di dumping a ribasso come è stato fatto qui. Il Governo deve dare un indirizzo chiaro, un indirizzo di sistema che non può essere solamente una compagnia con 50 aeromobili“.

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