Riaperto il PIT per le informazioni turistiche di piazza Anco Marzio. Orari affidati ai volontari: la Pro loco senza contributi pagherà l’affitto al X Municipio
E’ un inno alla speranza la riapertura del PIT, il Punto di informazioni turistiche di Ostia. Il chiosco è stato assegnato alla Pro loco che non solo ha dovuto far fronte alle spese di ristrutturazione ma dovrà anche pagare un affitto al X Municipio e confidare nell’opera dei volontari per far funzionare la struttura. Che nei giorni successivi al taglio del nastro resta chiusa.
La Pro Loco Ostia Mare di Roma ha inaugurato sabato pomeriggio, 18 settembre, in piazza Anco Marzio, angolo lungomare Paolo Toscanelli, il rinnovato PIT di Ostia. La struttura, elevata anche a sede della Pro Loco, vuole essere un punto d’incontro e di riferimento non solo per i turisti ma anche per i cittadini. Gli obiettivi dichiarati sono il rilancio del litorale e soprattutto la valorizzazione della città, del suo mare, del suo patrimonio storico-archeologico. Un compito difficile, c’è molto da fare per far ripartire il volano del turismo.
“Non è stato facile – sottolinea Antonio Ricci, presidente della Pro Loco Ostia Mare di Roma – ma oggi siamo qui, come Pro Loco ci siamo rimboccati tutti le maniche per raggiungere l’obiettivo di avere una sede, facilmente raggiungibile da tutti. Deve diventare non solo un punto d’informazione per i turisti, ai quali andrà la nostra attenzione, ma anche e soprattutto per la cittadinanza di Ostia ed i romani che non conoscono i gioielli ambientali ed archeologici del mare di Roma. Sarà anche l’occasione per associazioni, Comitati, teatri, cinema, ristoranti per far conoscere a tutti la propria attività. Saremo a disposizione dei cittadini per 360 giorni. Oggi è un giorno di festa e nonostante le tante difficoltà ‘burocratiche’ incontrate abbiamo completato un percorso”.
Basti pensare che il X Municipio pretende dalla Pro loco un canone di locazione di 180 euro al mese e ha fatto pagare all’associazione di promozione turistica la tassa per l’occupazione di suolo pubblico per le transenne di delimitazione del cantiere per la ristrutturazione del chiosco, costo affrontato anch’esso dalla Pro loco. Tutto questo con risorse private, senza finanziamenti o contributi pubblici.
A giorni verrà diffuso dalla Pro loco il calendario delle aperture con gli orari in cui saranno disponibili i volontari dell’associazione e, si spera, del Servizio civile. Non è un caso, dunque, se dopo il taglio del nastro la struttura resta chiusa.
Servizio video di Gloria Piciolli
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