Dopo il caso di Niko Pandetta un altro cantore degli ambienti border line è destinato a far discutere: si tratta di Daniele De Martino
Archiviato il caso di Niko Pandetta, il rapper parente di un boss invitato ad annullare il suo concerto (leggi qui), Ostia sale alla ribalta per un altro appuntamento destinato a suscitare clamore. Per giovedì 23 settembre è annunciato il concerto di Daniele De Martino, cantante neomelodico diffidato due volte dalla Questura di Palermo per la sua vicinanza agli ambienti malavitosi.
“Ci vediamo il 23 settembre” annuncia sul suo profilo social Daniele De Martino pubblicando la locandina del concerto ad ingresso gratuito programmato per giovedì prossimo, ore 21,00 all’X Village, il villaggio dello sport organizzato dall’amministrazione municipale in piazzale Amerigo Vespucci. Un altro appuntamento, dopo quello saltato di Niko Pandetta (leggi qui), che rischia di accendere nuovamente i riflettori sul X Municipio, amministrazione commissariata per due anni con l’accusa di infiltrazioni criminali.
Daniele De Martino, 26 anni, neomelodico siciliano da oltre 600mila follower su facebook e più di 155mila suoi brani scaricati su Spotify, è un artista già raggiunto due volte da provvedimenti della Questura di Palermo. Nell’aprile del 2019 a Partinico la Polizia negò l’autorizzazione a un concerto in programma insieme agli altri festeggiamenti per la Madonna del Ponte. A giugno scorso, poi, De Martino ha ricevuto un avviso orale da parte del questore palermitano per le sue espressioni di solidarietà verso la mafia. L’autorità di polizia gli ha contestato “gli espliciti messaggi consegnati in più occasioni ai moderni mezzi di comunicazione contengono gravi espressioni visive e verbali che implicano una istigazione alla violenza, un’esaltazione delle gravi azioni antigiuridiche connesse alla criminalità organizzata, un’accettazione e condivisione di comportamenti e azioni contrari ai valori morali della società civile e lesive delle Istituzioni dello Stato”.
Ad attivare il Questore di Palermo sono stati alcuni selfie “che lo immortalano in atteggiamenti confidenziali con persone pregiudicate esponenti di famiglie di cosa nostra” come pure un brano contro i pentiti e messaggi più o meno opachi di vicinanza a persone dichiaratamente appartenenti al mondo della criminalità organizzata.
C’è, infatti, la registrazione del suo brano “Si nu pentito” con frasi come “si nu pentito, omo fallito, nun vali niente” oppure “nun t’o scordà pure tra cent’anni te posso trovà” che alludono alla camorra e propongono offese contro i collaboratori di giustizia.
Daniele De Martino si è sempre dichiarato estraneo alle accuse, non ha rinnegato la sua parentela con alcuni boss e si è impegnato pubblicamente a evitare di diffondere messaggi devianti.
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