Ostia: la storia di Iole, disabile al 100%, da 2 anni attende l’invalidità dall’Inps (VIDEO)

Nella vita ognuno ha le sue piccoli o grandi difficoltà che purtroppo a volte diventano insuperabili senza aiuto. Da due anni Iole non esce di casa perchè nel suo palazzo l'ascensore non c'è e nemmeno il montascale.

Vive chiusa in casa tra il letto e la sedia a rotelle e aspetta da oltre due anni che le venga riconosciuta l’invalidità da parte dell’INPS.

Nella vita ognuno ha le sue piccoli o grandi difficoltà che purtroppo a volte diventano insuperabili senza aiuto. E’ il caso di Iole, una donna di 64 anni che fino al 2019 conduceva una vita normale, poi dopo una brutta caduta in casa e la rottura di tre vertebre tutto è cambiato. Non è più autosufficiente, disabile al 100% attende da oltre due anni il riconoscimento dell’invalidità da parte dell’INPS. Il suo compagno, ai nostri microfoni aveva già lanciato un appello ma a distanza di tre mesi ancora nulla si è mosso e i disagi aumentano

Aumentano tantissimo  – spiega il compagno – perché io sono peggiorato con l’ernia e a momenti mi dovrebbero chiamare dall’ospedale Cristo Re di Roma. Ma è lei che mi preoccupa perché è invalida al 100%, non riesce a fare neanche le cose quotidiane: prendere una tazza in mano, camminare, stare in piedi. Trema continuamente. La devo imboccare, devo lavarla e cambiarla.

Abbiamo fatto tanti solleciti all’INPS  – prosegue – senza però alcuna risposta. Ora ho con loro un appuntamento il 14 settembre. Dopo tanti solleciti ho potuto confermare tramite Contact Center l’appuntamento. Speriamo di poter capire qual è il problema e qual è l’intoppo. I nostri bisogni sono innanzitutto una accompagno per poter avere una mano, da solo non ce la faccio. E poi abbiamo bisogno di un montascale perchè non abbiamo un ascensore nel nostro palazzo. Lei sono due anni che non esce“.

Dal giorno dell’incidente Iole non esce di casa, la palazzina in cui vive di via Lucio Lepidio a Ostia non ha l’ascensore e non è dotata di un montascale, vorrebbe rivedere il mare ma da due anni questo le è negato..

Le sue lacrime non possono lasciarci indifferenti, noi non lo siamo e giriamo di nuovo questo appello a chi di dovere perchè finalmente Iole possa tornare a vivere in modo dignitose e felice.

Servizio di Giorgia Perla

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