Infernetto: lo storico Bar ‘Casina del Bosco’ di Via del Martin Pescatore è ancora abbandonato. Da quasi due anni, il locale di proprietà comunale, dove è stata girata la scena cult del flipper nel film “Troppo forte” di Carlo Verdone, è senza gestione. Un imprenditore locale vorrebbe riaprirlo ma non trova nessun interlocutore nell’amministrazione. Il Campidoglio dopo un anno ancora non ha fatto gli atti.
È ancora abbandonato il bar del flipper di “Troppo forte”. Il locale non è ancora stato messo a bando dal Campidoglio.
Da quasi due anni il bar comunale dove è stata girata la scena cult del flipper nel film “Troppo forte” di Carlo Verdone è senza gestione. Si tratta dello storico bar “La casina nel bosco” che si trova a ridosso della pineta di Castel Fusano, all’angolo tra via di Castelporziano e via del Martin Pescatore.
Il locale, come avevamo già denunciato in un nostro articolo (leggi qui), è abbandonato e in preda ai vandali che hanno già fatto alcuni danni prendendo a sassate una vetrata.
A nulla, a quanto pare, è valso l’appello di Carlo Verdone, regista e attore del film, che dopo il nostro articolo, rilanciato da Il Messaggero, aveva sollecitato l’amministrazione comunale ad assegnare la gestione del bar di “Troppo forte”. La proprietà è del Comune di Roma che ancora, dopo quasi due anni, nonostante i numerosi appelli, autorevoli o meno, non lo ha affidato a nuovi affittuari né ha istituito il bando pubblico per la locazione.
Un vero peccato per tanti motivi anche perché si tratta di un luogo che rappresenta un punto di riferimento importante per chi fa footing in pineta, per chi entra nel quartiere dell’Infernetto e anche per i lavoratori del servizio antincendio. La sua riapertura avrebbe portato non solo maggiore decoro ma anche beneficio economico alle casse dell’amministrazione.
La storia di Giuseppe. «Sono pronto ad aprirlo da subito. Vorrei chiamarlo: “Troppo forte“»
Eppure c’è già chi si è fatto avanti e sarebbe pronto a riaprire il bar riportandolo ai fasti di un tempo. Si tratta di Giuseppe Carbonara, un imprenditore locale, residente all’Infernetto. Da circa un anno Giuseppe cerca di capire la strada da intraprendere ma non riesce ad avere informazioni.
«Non nascondo che il mio interessamento alla gestione di questo posto mi era già venuta quando il bar era ancora aperto, tante chiacchierate con la proprietaria del momento, fino a quando un giorno ho visto il locale totalmente chiuso ed in abbandono – racconta Giuseppe – io abito a pochi metri dal posto e vederlo così ogni giorno è una pugnalata. Ho sempre desiderato poter avere un locale bar ricreativo tipico e questo sarebbe la location giusta per quello che ho in mente.»
«La mia idea è di riaprire il bar – continua Giuseppe – per riportarlo così come era negli anni in cui è stato girato il film. Una sorta di tempio dei ricordi. Vorrei cambiare il nome e chiamarlo Troppo forte. Far rivivere alle nuove generazioni gli anni ’80.»
«Sono andato in Municipio per avere informazioni e spiegare il mio progetto ma nessuno sapeva nulla, i vecchi gestori sono stati sfrattati perché non è stata fatta una voltura tra madre e figlia ma poi dopo la perdita della concessione il locale è stato abbandonato dall’amministrazione. Un vero peccato.»
In merito abbiamo chiesto informazioni alla presidente del Decimo Municipio, Giuliana di Pillo, che ha spiegato che la questione è di competenza del Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale, ha fatto comunque sapere che: «Roma Capitale sta predisponendo tutti gli atti per poterlo mettere a bando. È interesse di tutti – conclude– che il bene sia messo in circolo»
Strano che per la riapertura di questo locale non si sia seguita la traccia del bando “Il lavoro nobilita il quartiere” sull’agevolazione nella locazione di negozi di proprietà comunale, assegnazione che per il X Municipio ha riguardato piazza Capelvenere di Acilia. E che ha visto tra i vincitori un ex consigliere comunale del M5S oggi candidato per lo stesso partito nel X Municipio.
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