Adesso la priorità è pensare ai giovani che vogliono avvicinarsi allo sport
È terminata agli ottavi di finale l’avventura alle Olimpiadi di Tokyo 2020 della campionessa di pugilato Giordana Sorrentino.
L’azzurra soprannominata “caterpillar” che combatte nella categoria dei pesi mosca ci ha raccontato la sua esperienza e le sensazioni che ha provato, sempre con un pensiero rivolto alla sua Fiumicino.
“È una delle emozioni più grandi che ho mai provato nei miei 7 anni di attività pugilistica. Mi trovavo in un’Olimpiade e a 21 anni è veramente una cosa unica, anche se le cose magari non sono andate come volevo per me già arrivare lì è un traguardo“, spiega Sorrentino.
“Ci sono state centinaia di persone che nonostante il fuso orario si svegliavano alle 5 di mattina per vedere i miei match, quindi sono veramente grata“.
Il forte attaccamento verso il territorio si percepisce anche dalle parole che Giordana ha riservato per i ragazzi di Fiumicino che sognano di arrivare come lei alle Olimpiadi, ma che nella quotidianità trovano grande difficoltà a causa della carenza di strutture sportive pubbliche.
“Io sono stata tanto fortunata“, sottolinea Giordana. “I miei genitori mi hanno sempre portata ovunque però penso che per gli altri ragazzi, e ragazze, che vogliono iniziare a fare il pugilato è un po’ difficile perché non hai tanta scelta. La cosa che il pugilato è poco sentito e anche per questo è un problema che non ci sono palestre in giro“.
E in mancanza di una struttura dedicata la campionessa di boxe si è costruita da sola una piccola palestra all’interno del complesso delle case popolari di via del Porto di Claudio.
“Prima era una cantina dove mettevano le biciclette e un po’ di tutto. L’ho ripulita, ci ho messo un sacco, gli attrezzi, il bilanciere, i pesi e le cose che mi servono, così quando serve mi alleno lì. È la mia casetta“, spiega con orgoglio Sorrentino.
E sulla carenza di strutture sportive a Fiumicino è intervenuta anche la consigliera comunale Federica Poggio.
“Adesso pensiamo a questi ragazzi che magari con le vittorie delle medaglie si vorrebbero avvicinare a degli sport che purtroppo però non possono fare. Abbiamo il campo Cetorelli con la pista di atletica inagibile, un palazzetto dello sport che avrebbero dovuto ristrutturare per il 2019 e ancora non si sa nulla. Adesso hanno annunciato che ci saranno 5.000.000 di euro addirittura dal ministero e parteciperanno a questo bando per prenderli e per ristrutturarlo. Ecco allora noi, come amministratori, abbiamo il dovere di aiutare questi ragazzi in virtù proprio del fatto che lo sport è socializzazione, aggregazione speranza e dignità“, spiega Poggio.
Servizio di Francesco Ferraro
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