Riscontrate 14 irregolarità: 7 a Fiumicino, 3 a Pomezia, 2 a Ostia, una a Fregene e una a Ladispoli
Sono 886 i controlli effettuati dai carabinieri dei Nas negli stabilimenti balneari di tutta Italia.
Le irregolarità vanno dal corretto distanziamento degli ombrelloni all’uso delle mascherine, dalla presenza di dispenser per la disinfezione delle mani ai sistemi per la rilevazione della temperatura corporea.
In alcuni casi sono stati scoperti alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione, nonostante fossero pronti per la somministrazione alla clientela.
Durante le ispezioni sul litorale romano sono state effettuate 54 ispezioni.
Sono emerse in tutto 14 irregolarità: 7 a Fiumicino, 3 a Pomezia, 2 a Ostia, una a Fregene e una a Ladispoli.
Sono stati sequestrati 10 kg di prodotti alimentari e contestate violazioni amministrative per 10mila euro.
I numeri complessivi dell’operazione dei nuclei antisofisticazioni e sanità, realizzati d’intesa con il Ministero della Salute, sono impressionanti.
Le gravi carenze igienico sanitarie riscontrate in tutta Italia dai militari hanno portato alla chiusura e alla sospensione di 21 attività.
Sono state 351 le violazioni complessive contestate, per un ammontare di sanzioni pari a 202mila euro.
Le situazioni di irregolarità riscontrate ben 258, un dato che corrisponde al 29% delle attività ispezionate.
Sequestrati oltre 1,3 tonnellate di prodotti alimentari e materie prime destinati alla preparazione dei pasti, principalmente riconducibili a prodotti a base di pesce, per un valore complessivo di circa 77mila euro.
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