Il futuro è adesso all’aeroporto di Fiumicino dove è partito l’imbarco con riconoscimento biometrico. Come funziona
Il futuro è adesso: dopo quasi venti anni dal film “Minority report”, il riconoscimento biometrico all’aeroporto di Fiumicino è realtà. da oggi imbarcarsi PER UN VOLO è più facile, più rapido e, soprattutto, più sicuro.
All’aeroporto di Fiumicino è partito oggi il riconoscimento biometrico del volto dei passeggeri in partenza con la compagnia Delta Airlines. La tecnologia è praticamente la stessa preconizzata nel film del 2002 “Minority report” reso famoso dall’interpretazione di Tom Cruise.
Il nuovo sistema di accettazione ed imbarco dei viaggiatori, attraverso l’identificazione biometrica del volto, permetterà di rendere «più agevole, rapido e sicuro il loro transito in aeroporto». Il progetto rientra in una più ampia strategia di Aeroporti di Roma che «punta su digitalizzazione, sicurezza, innovazione e sostenibilità ambientale»: in partnership con Delta Airlines e in collaborazione con Sita, fornitore globale di tecnologie per il settore del trasporto aereo, prevede l’installazione presso alcune aree dello scalo di apparati in grado di rilevare le caratteristiche biometriche del volto dei passeggeri per garantirne l’identificazione acquisendo temporaneamente le informazioni contenute nei documenti di riconoscimento e sulle carte di imbarco.
«Il funzionamento del biometrico è semplice, veloce, sicuro ed è per ora riservato ai passeggeri dei voli di Delta in partenza dallo scalo di Fiumicino verso gli Stati Uniti», è stato sottolineato nella presentazione al check in Delta. Un apparato totem multimediale rileva le caratteristiche biometriche del volto e acquisisce elettronicamente le informazioni contenute nel passaporto e sulle carte di imbarco. Questi dati vengono associati al volto attraverso delle telecamere opportunamente predisposte, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy. Dopodiché non sarà più necessario mostrare documenti o carte d’imbarco. Non viene memorizzata alcuna foto. Il sistema rileva temporaneamente solo i contorni biometrici del volto i quali sono utilizzati per il riconoscimento del passeggero. La stessa procedura è operativa anche negli Stati Uniti, completando così il servizio su entrambe le direzioni e rendendolo dunque il primo collegamento intercontinentale andata e ritorno completamente a riconoscimento biometrico e senza contatto.
Questo sistema permette di utilizzare corsie dedicate, semplificando lo svolgimento delle procedure di check-in, dei controlli di sicurezza e dell’imbarco in aereo, riducendo i tempi di attesa dei passeggeri con «evidenti vantaggi sulla qualità complessiva dell’esperienza di viaggio e assume ancora più valore in questo particolare periodo poiché consente un processo interamente touchless abbassando ulteriormente il rischio di contagio da Covid-19», è stato aggiunto.
«Da oggi benvenuti nel futuro. Questa novità sullo scalo romano insieme a Delta – ha commentato alla presentazione Ivan Bassato, Chief Aviation Officer di ADR – rientra in una strategia più ampia di Aeroporti di Roma che punta su innovazione, digitalizzazione e sostenibilità per fissare i nuovi standard dell’aeroporto del futuro. In questi mesi di pandemia il nostro obiettivo è stato quello di continuare a offrire un’esperienza di qualità e sicurezza anche in un momento delicato e complesso come quello che abbiamo dovuto affrontare. Stiamo andando verso un’era di grande innovazione che coinvolgerà tutto il settore del trasporto aereo e noi proseguiamo il nostro percorso che ci vede come attori di sistema insieme ai principali leader globali. Il progetto che prende il via oggi va esattamente in questa direzione: garantire il decollo della connettività del futuro».
Servizio video di Simone Lupi