Secondo le stime di Italia Nostra servono almeno 5 milioni di euro per debellare la cocciniglia
I pini piantati da poco nel parco X Giugno davanti all’Ospedale Grassi di Ostia sono malati a causa della cocciniglia tartaruga.
Senza un immediato intervento del servizio giardini del comune di Roma Municipio X i giovani pini appena piantati sono destinati a morte certa.
Mentre l’amministrazione locale celebra sui social l’acquisto di una nuova autobotte in dotazione al servizio giardini, la cocciniglia continua la sua devastante opera di distruzione dei pini.
E succede sia ai nuovi come ai vecchi. Una moria che forse si può ancora, se non evitare, quantomeno contenere.
Questi alberi hanno un ruolo preziosissimo, come conferma e ribadisce Ilaria Falconi, tecnologo di ricerca III livello CREA presso il MIPAAF e consigliere SIGEA.
“Il pino rappresenta l’infrastruttura verde in grado di svolgere la funzione igienico – sanitaria in quanto rimuovendo il biossido di azoto, biossido di zolfo e monossido di carbonio migliora la qualità dell’aria“.
“La più importante misura di protezione, in assenza di trattamenti preventivi contro la cocciniglia tartaruga, è un’intensa attività di monitoraggio in quanto permette di agire tempestivamente e di notare gli effetti determinati dall’insetto originario della zona sud-orientale del Nord America“, sottolinea Falconi.
“Ad oggi non esiste la soluzione al problema. Tra i vari metodi sperimentali vanno comunque annoverati il lavaggio delle chiome per liberarle dalla fumaggine e l’endoterapia che consiste nell’iniettare nel sistema vascolare della pianta attraverso piccoli fori dei prodotti curativi e biostimolanti“.
“L’endoterapia è risultata efficace in particolare se si somministra abamectina, un insetticida che una volta iniettato nel tronco delle piante, viene ingerito dalla cocciniglia tartaruga, provocandone la morte“, ricorda l’esperta.
Anche altri rimedi biologici come olio di Neem, un potente antibatterico e antiparassitario, se iniettati nella pianta riescono a distruggere l’insetto.
Tra le opzioni anche la lotta biologica, e cioè l’introduzione di specie antagoniste come, ad esempio, le coccinelle che si nutrono si nutrono delle cocciniglie.
Il 13 aprile Italia Nostra, altre associazioni e comitati di cittadini hanno tenuto una manifestazione davanti alla sede del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, per chiedere più interventi e fondi contro la cocciniglia tartaruga.
Secondo le stime di Italia Nostra servono almeno 5 milioni di euro (l’endoterapia per ogni albero costa circa 50 euro) per debellare la cocciniglia.
Per ora il comune di Roma ne ha stanziati 350mila a cui si aggiungono i 500mila euro promessi dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti dopo le proteste.
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