Ladispoli, “Campioni d’Europa” e spaccano la targa dedicata a Carlo Verdone

Sui social molti cittadini hanno chiesto all’amministrazione di sostituire subito la targa.

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L’Italia è Campione d’Europa, per la seconda volta nella storia della competizione. Dopo 18 mesi di sofferenza dovuta alla pandemia, all’ultima provvidenziale e liberatoria parata del portiere azzurro Gigi Donnarumma è potuta esplodere la notte magica degli italiani.

Da Ostia, a Fiumicino, a Fregene, Cerveteri e Ladispoli, su tutto il litorale è esplosa la gioia per la vittoria degli azzurri a Wembley. Tantissimi i tifosi che si sono radunati nelle vie principali delle località costiere, per festeggiare con bandiere tricolore, trombette e l’inno nazionale cantato a squarciagola. L’entusiasmo è stato incontenibile fino a tarda notte e l’euforia si è riversata in caroselli, clacson delle auto che non smettevano mai di suonare, fumogeni e fuochi d’artificio sul mare.

E come spesso accade, all’euforia corrisponde il superamento dei limiti. Proprio a Ladispoli sono stati registrati episodi di vandalismo. Nello specifico è stata danneggiata la targa dedicata a Carlo Verdone in piazza Rossellini.

La targa era stata posizionata lo scorso settembre alla presenza dell’attore romano che proprio a bordo di un Cotral è arrivato in città accolto dalla folla. L’intento del “monumento” era quello di celebrare i quarant’anni del film “Un sacco bello” in cui Verdone interpretava Leo diretto, appunto, in pullman a Ladispoli.

Non è chiaro se in maniera volontaria o no, ma la targa ha subito un’importante spaccatura in centro. Sui social molti cittadini hanno chiesto all’amministrazione di sostituire subito la targa.

Gesto più goliardico invece quello di alcuni tifosi che hanno coperto la statua di Caravaggio sul lungomare Marina di Palo con una bandiera come buon auspicio prima della partita.

Intanto, ieri mattina all’alba, la Nazionale è atterrata all’aeroporto di Fiumicino, accolta dai giornalisti e dai dipendenti dello scalo (leggi qui). Il tecnico Roberto Mancini e il capitano Giorgio Chiellini hanno guidato la carovana azzurra sollevando la coppa di “Euro 2020” strappata agli inglesi. Dopo la passerella sulla pista, i giocatori sono saliti sul pullman che li ha portati al “parco dei principi”, per poi dare il via agli incontri ufficiali con il presidente della Repubblica Mattarella e con il Premier Draghi. Infine il tour della città con il pulmann scoperchiato per mostrare ai romani la coppa.

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