La cronaca di un'occupazione abusiva e del difficoltoso ritorno in possesso.
Cronaca di un’occupazione abusiva di un’appartamento. E’ successo a Roma, nello storico quartiere di Garbatella. Un’anziana signora, vedova del marito, per problemi di salute è stata costretta ad un lungo ricovero in una struttura sanitaria. Ma al ritorno a casa, dopo mesi di convalescenza, l’amara sorpresa: l’appartamento era stato violato, occupato e letteralmente devastato.
La notizia arriva dal legale della signora, l’avvocato Guido Pascucci, che opera anche ad Ostia. Pascucci, in un post sui social, racconta delle condizioni in cui è stata trovata l’abitazione in seguito alle complesse procedure per il ritorno in possesso della stessa.
“Era diventata il dormitorio sudicio di due famiglie con quattro cani. – racconta –
Dopo tanti passaggi delle Forze dell’Ordine, i tempi lunghi della magistratura,
siamo riusciti ad intervenire (con precetto e ufficiale giudiziario) tramite un’azione lampo. Grazie all’ausilio di un fabbro, la porta è stata sfondata e la casa è stata liberata“.
Per gli occupatori abusivi si profila un processo penale che dovrebbe condannarli ad una pena inferiore ad 1 anno e mezzo di reclusione.
“Una pena lieve – aggiunge l’avvocato – ma che, nel caso del capofamiglia (pregiudicato e con altri procedimenti pendenti), porterà ad un cumulo che lo restringerà in carcere“.
In quanto all’iter per il ritorno in possesso dell’abitazione, Pascucci fa sapere che nel caso dell’occupazione “senza titolo” si tratta di una procedura più breve rispetto a quella di un normale sfratto per morosità o per scadenza contrattuale. Non sono previsti, infatti, rinvii e termini di grazia.
“In questo caso – spiega l’avvocato – gli occupanti (forse consigliati da un collega) avevano utilizzato tutti gli espedienti legali per ottenere dei rinvii all’esecuzione: presenza di minori, di anziani ultra settantenni malati, presenza di cani mordaci, donna incinta. Ma noi, conoscendo le contro-mosse, siamo intervenuti prontamente, coinvolgendo ufficiali giudiziari, forze dell’ordine, assistenti sociali per i figli minori, il servizio geriatrico della Asl, il servizio di pediatria e ostetricia dell’ospedale della Garbatella, il servizio zooprofilattico e zooiatrico comunale. Così in due soli accessi (fatti a distanza di 48 ore) abbiamo superato ogni trucco“.
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