Ambiente

Viaggiare green, i consigli per vacanze il più ecosostenibili possibili

Anche se inevitabili certe scelte sui mezzi da impiegare per viaggiare possono migliorare l'impatto inquinante sull'ambiente. Ecco i nostri consigli

Fatta la valigia e acquistati i capi giusti per l’estate non resta che raggiungere, letteralmente, la meta prescelta per il nostro relax estivo. E viaggiare in modo responsabile può contribuire a migliorare il nostro ambiente.

Anche se inevitabili certe scelte sui mezzi da impiegare per viaggiare possono migliorare l’impatto inquinante sull’ambiente. Ecco i nostri consigli

Per quanto si possa essere originali, i “mezzi” sono sempre gli stessi e hanno ciascuno i propri pro e contro, nonché caratteristiche implicazioni sull’ambiente in termini di inquinamento. Possiamo però, come sempre, compiere delle scelte consapevoli e ridurre così l’impatto negativo delle nostre vacanze anche quando scegliamo i mezzi di trasporto.

Ecco consigli e dritte per essere “green” quando si parte per le vacanze.

Il treno

Muoversi in treno è certamente una delle soluzioni più economiche e meno inquinanti. Il Rapporto “Trasporti e ambiente 2020” dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) ha infatti determinato che il trasporto ferroviario conta “solo” lo 0,4% su tutte le emissioni di gas serra.

È vero che la scelta di spostarsi in treno limita il raggio geografico nel quale ci si può muovere e oltretutto rende necessario un tempo decisamente maggiore rispetto ad altri mezzi, ma può anche rendere il viaggio stesso parte della vacanza, vista anche la possibilità di approfittare non solo di spostamenti notturni ma anche di comodi posti nei quali rilassarsi e godersi il panorama durante il tragitto.

L’aereo

Ad oggi, in termini di inquinamento, il trasporto aereo è responsabile del 13% delle emissioni inquinanti, e ciò lo qualifica come una scelta decisamente poco eco friendly.

È vero, tuttavia, che è preferibile ad altri mezzi e oltretutto, in termini di tempo, è anche uno dei mezzi che impiegano meno a raggiungere la meta, soprattutto se molto distante.

In questo caso, per cercare di “limitare” i danni, per quanto assurdo possa sembrare, è necessario limitare il peso del proprio bagaglio. Il motivo? Minore lo sforzo dell’aereo, minore l’impiego di carburante.

La nave

Nel caso del trasporto marittimo parliamo del 14% di emissioni e dobbiamo aggiungere alla lista dei “contro” anche altri grandi problemi, ad esempio i gravi danni che il passaggio della nave provoca alla vegetazione marina e alle creature che popolano la tratta interessata.

Insomma, la nave è una scelta poco economica e decisamente nociva per l’ambiente. In tutti quei casi in cui si devono raggiungere delle isole, tuttavia, è una scelta per certi versi scelte obbligata. Con l’aiuto di un po’ di pianificazione in più, però, si può ad esempio scegliere l’aereo e a seguito utilizzare i mezzi pubblici, oppure prendere in leasing un veicolo elettrico per muoversi comodamente e senza inquinare.

L’automobile

La scelta di mezzo di spostamento decisamente più inquinante è proprio la macchina, eccetto i veicoli elettrici o ibridi, responsabile del 72% delle emissioni. In termini di costi e di tempo è probabilmente la meno conveniente ma viene spesso scelta per la “libertà di movimento” che offre per spostarsi in diverse aree.

Come detto, è forse la scelta peggiore che si possa fare ma, se risultasse obbligata, alcune accortezze potrebbero rendere il tutto meno gravoso.

Se si viaggia in gruppo, cercare di limitare il numero di macchine utilizzate. Sfruttare, se possibile, eventuali mezzi elettrici piuttosto che a benzina e soprattutto fare le famose partenze “intelligenti”, al mattino presto oppure nei giorni della settimana meno frequentati come il lunedì, che oltre a risparmiarci code e traffico eviterà dispendio di benzina, e conseguenti emissioni nocive.

La bicicletta

Sta diventando sempre più confortevole affrontare un viaggio in bicicletta: ormai l’ampia diffusione di veicoli a pedalata assistita (dotati cioè di un motorino elettrico), rende meno faticoso affrontare salite o lunghe distanze. Resta inalterato il tema della sicurezza ma molte regioni stanno realizzando ciclovie nelle quali il traffico di auto e mezzi pesanti non venga a contatto con i ciclisti. Ovviamente, spostarsi in bicicletta necessità di due precondizioni: essere in buona salute e sapersi destreggiare con la meccanica in caso di emergenza.

Muoversi a piedi

E’ senz’altro la scelta più green. Centinaia di migliaia di persone ogni anno (pandemia permettendo) si cimentano su uno dei tanti cammini culturali e/o spirituali che si sono sviluppati nei secoli, in particolare in Europa. Si calcola (dati pre-pandemia) che lungo il solo Cammino di Santiago, o comunque in almeno uno degli undici percorsi disseminati tra Spagna, Francia e Portogallo, si cimentino 300mila “pellegrini” l’anno. La via Francigena o il Cammino dei Briganti, sono altre strade molto frequentate dagli appassionati di trekking. E’ un’esperienza che va provata, anche perché praticabile a qualsiasi età. Si richiedono una buona forma fisica, una discreta preparazione ma, soprattutto, attrezzature (scarpe, zaino, abbigliamento tecnico) adatte.

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