Civitavecchia, 16 feriti per una collisione al largo ma è solo un’esercitazione

Questa mattina imponente esercitazione di soccorso marittimo, coordinata dal 3° Centro Secondario di Soccorso Marittimo della Guardia Costiera (M.R.S.C.) di Civitavecchia.

Simulata una collisione tra una nave della flotta Costa e un’imbarcazione mercantile

L’evento ha visto in azione uomini e mezzi della Capitaneria di Porto, dei Carabinieri, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco, della Guardia di Finanza e del 118.

Utilizzato anche il mezzo antinquinamento “Ievoli Shuttle” della Soc. Castalia convenzionata con il Ministero della Transizione Ecologica.

SEASUBSAREX 2021“, questo il nome dell’esercitazione, ha simulato una collisione fra la “Costa Pacifica”, nave della flotta Costa al momento non in servizio e priva di passeggeri, per l’occasione resa disponibile dalla compagnia, con un’ipotetica nave da carico.

La Sala Operativa della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Civitavecchia, avvertita
dell’accaduto dalla nave, ha subito assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso, disponendo l’invio in zona di mezzi aeronavali per fronteggiare l’emergenza.

Oltre alle motovedette della Guardia Costiera di Civitavecchia, sono intervenuti con unità navali e moto d’acqua anche i mezzi delle altre amministrazioni dello Stato, nonché l’elicottero AW139 “Nemo” 16 della base di Sarzana della Guardia Costiera.

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L’urto simulato tra le due navi ha causato uno squarcio sul lato sinistro della “Costa Pacifica” ed il successivo sversamento in mare di liquami altamente inquinanti.

La perdita, per l’occasione, è stata monitorata grazie a una boa ondametrica di nuova generazione che ha costantemente fornito dati satellitari sullo sviluppo e sugli spostamenti della simulata chiazza inquinante.

Riguardo all’emergenza sanitaria, sono stati in tutto 16 i feriti recuperati dai mezzi aeronavali intervenuti, sbarcati in sicurezza nel porto ed affidati alle cure dell’Ares 118 che nel frattempo aveva allestito un presidio medico sulla banchina.

La nave della flotta Costa ha colto questa occasione per applicare le proprie procedure di emergenza e antinquinamento finalizzate al mantenimento degli standard addestrativi prescritti dalle norme internazionali.

L’esercitazione, conclusasi con il recupero di tutti i feriti, la messa in sicurezza della “Costa Pacifica” e la bonifica dell’inquinamento ha rappresentato un valido test per tutti i soggetti intervenuti.

Sono state messe alla prova e verificate l’efficienza dei soccorsi, l’affidabilità delle comunicazioni, la sinergia di uomini e mezzi e l’adeguatezza delle procedure adottate dalla nave della Costa che ha partecipato all’evento.

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