Indagine tra Civitavecchia e Allumiere, si conclude con il carcere per due malavitosi, per reati di spaccio, ed estorsione con minacce di morte
Un’imponente e continua attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish, unita ad estorsione con minacce di morte, è stata intercettate tra Civitavecchia ed Allumiere, dagli agenti della squadra di Polizia giudiziaria del Commissariato di Civitavecchia. Le indagini partite un anno fa, si sono concluse nelle ultime ore con l’arresto di due uomini, con misura cautelare in carcere.
Le indagini iniziate alla fine del 2020, avevano portato alla luce un fiorente giro di spaccio di droga tra Civitavecchia e Allumiere, con al centro un italiano S.C. e uno straniero M.A.A., veri e propri professionisti del settore, che contavano su un vasto giro di “clienti” oltre a stabili canali di rifornimento di ogni tipo di droga in particolare hashish e cocaina, padroneggiato con notevole capacità criminale e particolare efferatezza nelle azioni, perpetrate minacciando coloro che non sottostavano alle loro direttive.
In uno degli episodi documentati dalla Polizia, i due malavitosi avevano estorto con minacce di morte, la somma di 16.000,00 euro in contanti, ad un pusher da loro accusato di avergli sottratto 200 grammi di cocaina.
La gravità dei fatti loro contestati, e in considerazione del pericolo di reiterazione della condotta criminosa dei due indagati, ha portato la Procura della Repubblica a richiedere come unica misura cautelare adeguata al caso quella del carcere, accolta dal GIP di Civitavecchia ed eseguita nelle ultime ore dagli agenti del Commissariato di Civitavecchia.
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