Rimane critica la situazione delle spiagge di Marina di Ardea
A Marina di Ardea, nonostante l’ordinanza per l’interdizione alla balneazione per oltre 4 chilometri di costa su 9, in molti continuano ad entrare in acqua e farsi il bagno.
Le zone dove vige il divieto sono quelle vicino alle foci dei torrenti. Le associazioni del posto chiedono agli enti competenti di intraprendere con urgenza tutte le azioni volte alla rimozione delle cause di inquinamento ed al miglioramento della qualità delle acque.
“Le persone continuano a farsi il bagno e i canali non vengono puliti. Ai confini dei comuni vanno messe delle reti per impedire che qualsiasi comune venga qui a scaricare in mare i propri rifiuti: carcasse di cani, pecore, polli. È inutile che ogni anno ci vengano a dire con la solita vecchissima ordinanza che non possiamo fare il bagno. Noi vogliamo fare il bagno con i nostri figli e con i nostri nipotini in tranquillità. Non vogliamo ripetere ogni anno ‘dovete venire a pulire la spiaggia, dovete pulire i fossi”. Si mettessero queste reti. Altrimenti si paga ad Ardea il passaggio dei rifiuti di ogni comune, così noi puliamo la m**** degli altri“, afferma Giuseppina Arbia, responsabile ambiente dell’associazione “La Voce del Popolo – File 87”.
“Non basta un’ordinanza la gente ha bisogno di tante cose: sicurezza sanitaria, bagni pubblici e anche bagnini. Ogni spiaggia libera deve avere almeno una persona responsabile per la sicurezza. Per quanto riguarda l’ambiente dobbiamo anche cercare di portare a termine un progetto per pulire canali. Troviamo di tutto tra plastica e carcasse di animali su questo territorio. Siamo delle vittime“, denuncia Antonio Anastasio, PLI Ardea Pomezia.
Servizio di Paolo Leone
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