Un uomo e due fratellini uccisi da un 34enne colto da un raptus. L'uomo si è suicidato
Ardea: quella che doveva essere una spensierata mattinata al parco si è trasformata in una tragedia. Un anziano di 74 anni e due fratellini di 5 e 10 anni sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco da un 34enne, colto da un raptus. Ecco perché si parla di una tragedia annunciata. Qui puoi leggere il prologo della vicenda.
Sono circa le 11.00 di oggi, domenica 13 giugno, due fratellini di 5 e 10 anni, come fanno di consueto, stanno giocando al parco pubblico delle Pleiadi e degli Aironi, a 30 metri dallo loro casa nella zona di Colle Romito.
Sono spensierati, è una bella domenica di giugno e si godono il sole giocando insieme all’aria aperta. Stesso pensiero che avrà fatto il 74enne che nello stesso momento sta passando in bicicletta.
I tre non si conoscono ma purtroppo, di lì a pochi minuti, loro malgrado, le loro vite saranno spezzate da un folle, che, colto da raptus, li sceglierà come bersagli inconsapevoli.
Intanto alle 11.00 infatti un uomo di 34 anni è stato colto da un raptus e ha aperto il fuoco mirando ai due fratellini che stavano giocando e all’anziano che stava passando in bicicletta. L’uomo ha sparato almeno tre colpi di arma da fuoco colpendo tutte e tre le vittime.
Il 74enne Salvatore Ranieri è morto sul colpo. Purtroppo non c’è stato nulla da fare nemmeno per i due fratellini, David e Daniel Fusinato, di Ostia, nonostante gli sforzi incessanti degli operatori del 118 che hanno lavorato per cercare di salvare i piccoli con ripetuti tentativi di rianimazione.
I soccorsi sono stati attivati da decine di chiamate dei residenti arrivate al Numero di emergenza 112.
Sul posto intorno alle 11.10 sono arrivati i Carabinieri che hanno accerchiato l’abitazione del 34enne, in via Colle Romito, e hanno cercato di avere un contatto con l’uomo per convincerlo ad uscire e costituirsi. Sul posto, insieme ai carabinieri, anche la madre.
I Carabinieri nel primo pomeriggio, intorno alle 15.30 hanno fatto irruzione nell’appartamento e hanno trovato il corpo senza vita del 34enne, identificato per Andrea Pignani, che si è suicidato con la stessa arma usata per gli omicidi, una pistola del padre non denunciata alla sua morte. Laureato in ingegneria informatica, disoccupato, un anno fa, a maggio, era stato sottoposto a Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) per aver aggredito la madre, ma non risulta che fosse attualmente in cura per problemi mentali.
Una tragedia che forse poteva essere evitata. Secondo il presidente del Consorzio Colle Romito si tratta di una famiglia che aveva già dato problemi. Il 34enne già in altre occasioni aveva sparato colpi di pistola in aria.
«Nessuno pensava mai si arrivasse a questo punto. Quando abbiamo sentito l’esplosione pensavamo fosse un petardo esploso da qualche bambino. Poi ci siamo avvicinati alla zona e abbiamo scoperto che invece erano colpi di pistola» ci ha raccontato al telefono il presidente del consorzio Colle Romito, Romano Catino.
«Il 34enne già in altre occasioni aveva sparato colpi di pistola in aria, ma non poteva pensare arrivasse a tanto. Più volte abbiamo segnato questi fatti alle forze dell’ordine. La guardia giurata del consorzio aveva indicazione di controllare con attenzione quella villetta.»
«A me per un po’ di droga mi tengono ai domiciliari e questo con la pistola nessuno lo controllava, e guardate cosa ha fatto». Lo avrebbe urlato, secondo vari testimoni oculari, il padre dei due bambini uccisi mentre cercava di soccorrerli nell’area verde vicino alle villette dove è avvenuta la strage.
L’Ostiamare calcio ha espresso il cordoglio del mondo sportivo nei confronti della famiglia. “In una giornata di calcio abbiamo appreso della tragica notizia. Tutta la Società Ostiamare si stringe attorno alla famiglia di Daniel e David per questo dolore immenso e incolmabile. Legati all’Ostiamare, ricordiamo con grande affetto Daniel, piccolo gabbiano biancoviola“.
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