Nelle ultime ore a Cerveteri ha tenuto banco il dibattito sulla scelta del sindaco Alessio Pascucci di procedere al riconoscimento genitoriale della seconda mamma di una bambina. Tra applausi e qualche polemica, gli utenti si sono “scatenati” sui social.
Cerveteri: il gesto di “disobbedienza civile” di Pascucci, tra applausi e polemiche
Una presa di posizione indiscutibilmente forte quella del sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci, che ieri ha postato sul proprio profilo Facebook le foto del riconoscimento genitoriale della seconda mamma di una bambina, al quale ha voluto partecipare in prima persona mettendoci la faccia e compiendo volutamente – come ha sottolineato lo stesso cittadino – un gesto di disobbedienza civile.
“A Cerveteri crediamo profondamente che a tutti debbano essere riconosciuti i diritti civili. – ha esordito su Facebook Pascucci – Presso il nostro Ufficio di Stato Civile, ho avuto l’onore di procedere al riconoscimento genitoriale della seconda mamma di una bambina. Ho fatto un gesto di disobbedienza civile, lo so. Ma era indispensabile perché in altri Comuni (come in quello in cui la coppia risiede), questo diritto era stato negato.
Nel rivolgere i suoi più sentiti auguri alla coppia di mamme e alla bambina, il sindaco ha approfittato per fare una breve riflessione sul significato attuale di “famiglia tradizionale“.
“È triste che ancora oggi, nel 2021, ci sia chi vuole decidere cosa sia una famiglia e quale sia quella ‘tradizionale’. – dice Pascucci – Si dovrebbe pensare soltanto a garantire il primario interesse dei figli, che è indispensabile che vedano riconosciuto il diritto di essere genitore a coloro che li amano e che hanno deciso di crescerli. A Cerveteri crediamo che esista una sola famiglia tradizionale: quella che si prende cura dei figli con amore“.
Da qui la scelta forte del primo cittadino di Cerveteri di accogliere l’istanza della coppia, aprendo anche a tutte le nuove richieste che dovessero arrivare in futuro.
“Da Sindaco e da cittadino italiano ho ritenuto un dovere accogliere la richiesta di questa coppia. E continuerò a farlo con tutte le domande che verranno in futuro. Nella speranza che prima o poi anche i nostri legislatori si accorgano di dove sia il mondo reale. Perché un popolo e il suo grado di civiltà si giudicano anche dai diritti che tutelano”. – ha concluso Pascucci.
Inevitabilmente il gesto del sindaco ha scatenato un dibattito in città, che si è poi tradotto anche sul web nelle principali “aule” di confronto: i social.
Tanti i commenti di plauso a Pascucci:
“Evviva! Siamo pronti e chiediamo a gran voce che ci sia una legge che riconosce questo sacrosanto diritto“. – commenta una cittadina.
“Ragazze noi abbiamo fatto lo stesso vostro percorso nello stesso Comune…vi auguro tanta felicità e un grazie speciale al sindaco che ci ha permesso tutto questo“. – aggiunge un’altra donna che ha fatto lo stesso percorso.
“Famiglia è amore, è prendersi cura, è responsabilità reciproca. Questo non ha sesso e tantomeno risponde alle combinazioni prestabilite. Grande sindaco, sono dalla tua parte. E alle mamme e ai loro bimbi auguro un mondo di bene“. – afferma un’altra cittadina.
Ma anche qualche polemica:
“Tanta retorica, tanto populismo, tanta pubblicità. La disobbedienza civile resta violazione di legge anche se si nasconde dietro alte motivazioni. Non è questo il modo, nè l’iter per modificare una legge. Ognuno è libero di avere le proprie opinioni ed ha il diritto di esporle, ma chi riveste un ruolo pubblico non puó disapplicare la legge“. – dichiara un cittadino.
C’è poi chi la mette sul piano politico: “Tutta propaganda pre-elettorale.”
“Non posso commentare… per una cosa minore di questa mi hanno vietato Facebook per 15 giorni. Se commentassi stavolta Facebook mi eliminerebbe, quindi sarò breve: vedo solo propaganda politica pre-voto e non vedo una famiglia“. – aggiunge un altro utente.
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