Controlli dei Nas sulle ambulanze: sporcizia, farmaci scaduti e infermieri non vaccinati

Oltre il 10% di ambulanze utilizzate per i servizi di emergenza-urgenza sanitaria e per il trasporto degli infermi, su un totale di 1297, è risultato al di sotto degli standard di sicurezza e igiene richiesti.

Una ambulanza durante un intervento
Un' ambulanza. Foto di repertorio

Sono in tutto 160, su 1297, le ambulanze risultate irregolari nel corso dei controlli dei Nas effettuati in tutta Italia nell’ambito della strategia di sicurezza sanitaria attuata durante l’attuale periodo di emergenza pandemica da Covid-19. Nove i veicoli sequestrati.

Oltre il 10% di ambulanze utilizzate per i servizi di emergenza-urgenza sanitaria e per il trasporto degli infermi, su un totale di 1297, è risultato al di sotto degli standard di sicurezza e igiene richiesti.

“Per l’ennesima volta un controllo dei Nas in ambito sanitario porta alla luce gravi carenze” sottolinea il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano. “Sono state erogate sanzioni amministrative e penali – prosegue il sindacalista – in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro”.

“A rischio così è non solo l’incolumità dei pazienti che vengono trasportati ma anche quella degli operatori sanitari impiegati su queste vetture. I Nas hanno riscontrato la mancanza delle idonee procedure di pulizia e sanificazione dei mezzi sanitari, la presenza di parti arrugginite e incrostate”.

“In casi addirittura più gravi alcuni mezzi sono risultati privi di autorizzazioni e requisiti per svolgere adeguatamente il trasporto di malati”. Chi lavora sulle ambulanze ha l’assoluto diritto a svolgere la propria opera nel massimo rispetto dei criteri di sicurezza”.

Controlli sulle ambulanze: tutti i numeri

Sono state contestate 52 violazioni penali e 113 amministrative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, mancanza di idonee procedure di pulizia e sanificazione dei mezzi sanitari, presenza di parti arrugginite e incrostate, impiego di mezzi privi di autorizzazioni e requisiti per svolgere adeguatamente il trasporto di malati.

29 violazioni sono riconducibili alla mancata adozione dei sistemi di prevenzione incendi e di revisione degli estintori, mentre ulteriori 20 riguardano la detenzione, a bordo dei mezzi o come scorte di magazzino, di farmaci, bombole di ossigeno e dispositivi medici scaduti di validità.

Nel corso dei controlli sono state infatti sequestrate 154 confezioni di farmaci, tra antidolorifici e anestetici, e 38 bombole di ossigeno medicinale tutti scaduti di validità; medesima motivazione ha determinato il vincolo di 464 dispositivi medici (ago-cannule, maschere per anestesia e per ossigeno, sondini e deflussori), altrettanto importanti per un immediato primo soccorso o trattamento sul mezzo di pazienti bisognosi.

Tra gli episodi più eclatanti, sono state rilevate dai Carabinieri dei Nas tecniche elusive per evitare il controllo delle ambulanze irregolarmente adibite al trasporto di infermi nonché ventilatori polmonari collegatori a bombole contenenti ossigeno medicinale con data di scadenza superata addirittura dal luglio 2018.

Infine, gli accertamenti hanno evidenziato personale infermieristico e di ausilio, impiegati a bordo di ambulanze di emergenza-urgenza, privi di abilitazione e di corsi basici di primo intervento, in altri casi invece ancora non sottoposto alla vaccinazione anti-Covid.

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