La pandemia ha aggravato anche la carenza dei medici nei Pronto Soccorso nella Regione Lazio, già allo stremo per la cronica mancanza di organico e di posti letto. La situazione, particolarmente grave negli ospedali periferici come il G.B. Grassi di Ostia, è stata denunciata dal Simeu, Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza, che rinnova alla Regione Lazio la richiesta di un tavolo di confronto.
La carenza dei medici nel Pronto soccorso e il rischio svuotamento degli ospedali periferici al centro della denuncia di Simeu Lazio
Si accende o comunque torna ad accendersi, un riflettore sul problema della carenza di personale medico nel Lazio e particolarmente negli ospedali periferici, al centro di una nuova discussione, che prevede un ascolto ed un intervento efficace e in tempi rapidi con la Regione. E il caso dell’Ospedale G.B. Grassi di Ostia, che a ben guardare, viveva una situazione complessa e difficile prima della pandemia, è emblematico: gli accessi in Medicina che corrispondevano già nella normalità pre covid, e corrispondono ancora, alla somma dei due ospedali della Asl Roma 1, ma con la metà dell’organico, pari ad uno solo di questo ospedali, e che potrebbe addirittura diminuire.
Alla carenza del personale in questo ospedale, si aggiunge infatti il rischio svuotamento, sempre più probabile con l’occasione dei concorsi indetti in alcune Asl della Capitale, come la Asl Roma 1, per l’assunzione di ben 15 medici, che per chi è precario in periferia, può rappresentare l’occasione per andarsene, e fa temere il peggio in una situazione a caduta libera, rappresentato addirittura dalla possibile chiusura della medicina di emergenza e urgenza, dove il problema della carenza dei medici è in assoluto il più grave: più di un terzo del previsto, con 10 posti vacanti dei 27 designati.
Negli ospedali periferici della Regione Lazio, con 300 medici in meno nei Pronto Soccorso, in aggiunta alla carenza di posti letto, e ai turni di lavoro raddoppiati dallo sdoppiamento dei percorsi di accesso e assistenza, garantiti solo grazie alla sforzo e le rinunce dei medici a ferie e riposi, e senza che mai un incremento di risorse, la situazione è veramente drammatica.
Per questo arriva la denuncia della Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza, e del Presidente di Simeu Lazio, Dottor Giulio Maria Ricciuto, Direttore del dipartimento Emergenza e Accettazione dell’Ospedale Grassi di Ostia, che sollecita alla Regione Lazio un nuovo e urgente incontro:
“La Regione Lazio – riferisce il Simeu – ha assunto medici esclusivamente per effettuare le vaccinazioni, mentre sarebbe stato meglio spalmare le assunzioni su tutte le specializzazioni”.
“Inoltre – aggiunge Giulio Maria Ricciuto, Presidente Lazio Simeu – abbiamo chiesto più volte alla Regione Lazio un confronto, ma abbiamo avuto un solo incontro durante il quale la Regione ci aveva assicurato ben 3 mesi fa, di aprire un tavolo sia per quanto riguarda gli standard di riferimento per l’organico ideale dentro le nostre strutture, sia per quanto riguarda l’inevitabile incentivazione che bisogna dare ai medici”.
Alla denuncia dei medici di emergenza circa la grave carenza di organico e la necessità di aprire un tavolo di confronto su queste tematiche, non tarda ad arrivare la risposta dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato:
“Il tavolo verrà aperto al più presto. Per quanto riguarda la carenza di organico – dichiara D’Amato – noi abbiamo di fatto una carenza strutturale di specializzazione in medicina d’urgenza, ma da parte nostra faremo tutti gli sforzi necessari”.
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