Il Gip convalida gli arresti: in carcere a Sulmona i fratelli Spada

Restano in carcere i fratelli Spada accusati dei reati di spaccio e riduzione in schiavitù aggravati dal metodo mafioso

i fratelli Spada

Per il Gip gli indizi di reato sono gravi e concordanti: per questo motivo è convalidato il fermo in stato di arresto dei fratelli Spada, Francesco e Juan Carlos. I quali, pertanto, restano in carcere.

Restano in carcere i fratelli Spada accusati dei reati di spaccio e riduzione in schiavitù aggravati dal metodo mafioso

Sono stati convalidati dal Gip di Roma questa mattina, lunedì 31 maggio, i fermi di Francesco (34 anni) e Juan Carlos Spada (31), figli di Armando, rampolli emergenti del clan accusati di sequestro di persona, associazione a delinquere per spaccio di stupefacenti e riduzione in schiavitù, con l’aggravante del metodo mafioso.

Da domenica 30 maggio sono rinchiusi nel carcere di Sulmona a disposizione della magistratura dopo il loro arresto effettuato dalla polizia alle prime ore di sabato scorso. Francesco e Juan Carlo Spada sono stati sistemati in due bracci diversi, proprio per far in modo che durante la detenzione preventiva non possano incontrarsi.

Per i due fratelli, appartenenti alla famiglia di Sinti stabilitasi da decenni nella zona di Nuova Ostia, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. Al fermo, eseguito dopo un’indagine lampo della Polizia, coordinata dal procuratore aggiunto dalla Dda di Roma Ilaria Calò e dal pm Mario Palazzi, si è arrivati grazie alla denuncia presentata dalla madre di due giovani, entrambi tossicodipendenti e vittime del crac.

La madre-coraggio, stanca di vedere le violenze subite dai figli e l’umiliazione della figlia costretta a prostituirsi per pagare i debiti assunti per la droga, ha raccontato agli investigatori la sudditanza vissuta dalla sua famiglia nei confronti degli Spada, ai quali dal 2016 pagava anche l’occupazione di un negozio in via Forni usato come abitazione.

Con la sua denuncia, la mamma coraggio romena, ha dato il via all’indagine che si è conclusa con l’arresto degli indiziati, il sequestro di un appartamento e di una somma di denaro, circa seimila euro, trovati a casa dei familiari dei due fratelli Spada.

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