Zona gialla: cosa si potrà fare da lunedì 24 maggio

Italia in zona gialla da lunedì 24 maggio. Cosa cambia e le nuove regole

vaccino

Una nuova ordinanza entrerà in vigore dal 24 maggio. Tutte le Regioni e Province Autonome sono in area gialla.

L’Italia in zona gialla, ma per il mese di giugno si punta alla zona bianca

“Con il monitoraggio e le conseguenti ordinanze di oggi l’Italia sarà tutta in area gialla. È il risultato delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione. Continuiamo su questa strada con fiducia, prudenza e gradualità

Con queste parole il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato la zona gialla per tutta l’Italia a partire da lunedì 24 maggio.

Per la prima volta da quando sono stati introdotti i colori, l’Italia sarà tutta in zona gialla. Rientrata anche la Valle d’Aosta nei parametri necessari per accedere alla zona con minori restrizioni, dove già erano presenti tutte le altre regioni italiane. Da lunedì non ci saranno più zone rosse o arancioni.

Ristabilita quindi la possibilità spostarsi per l’intero territorio nazionale senza autocertificazione. Il modulo sarà necessario soltanto per chi dovrà muoversi – per motivi di lavoro, salute e necessità – durante il coprifuoco, dalle 23 alle 5 del mattino.

Nella zona gialla i ristoranti sono aperti sia a pranzo che a cena, ma solo all’aperto. La riapertura anche al chiuso, ma solo a pranzo, avverrà a partire dal 1 giugno. Consentito sempre l’asporto fino alle 23 e la consegna a domicilio.

Restano valide le limitazioni sul numero di commensali (quattro, a meno che non si tratti di conviventi), con una distanza minima di un metro gli uni dagli altri. Bar aperti fino alle 23 con servizio al tavolo.

La possibilità di spostarsi per raggiungere le seconde case fuori regione rimane, a prescindere dal colore della regione di provenienza e di quella di arrivo. Basterà poter giustificare di avere il titolo per andare in quell’abitazione. Sarà necessario compilare l’autocertificazione. La casa può essere di proprietà o in affitto, ma con un contratto stipulato prima del 15 gennaio. L’abitazione non deve essere abitata da altre persone non conviventi.

Previsti i ricongiungimenti tra partner o coniugi ma solo nella residenza, domicilio o abitazione. Nello specifico la terza rappresenta il luogo dove si vive abitualmente. Il ritorno alla residenza è sempre consentito. Tutto a prescindere dal colore della regione.

Cinema, teatri e musei e sale da concerto: riapertura con regole rigide nelle regioni in zona gialla. Dalla prenotazione dei posti a sedere alla distanza di sicurezza almeno un metro tra gli spettatori, la capienza delle sale non supererà il 50% del totale. Previsto un massimo di 1000 persone all’aperto e 500 negli spazi chiusi. Sarà obbligatorio indossare la mascherina.

Nessuno stop per parrucchieri e barbieri: nelle zone gialle continueranno a funzionare normalmente.

Chiusura invece per tutti i centri commerciali nei festivi e pre festivi, dunque per i fine settimana, perché considerate zone in cui c’è un alto rischio di assembramento; ma rimarranno aperti negozi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole che si trovano al loro interno. Tutti gli altri negozi restano aperti, nel rispetto delle norme anti Covid vigenti.

Continuando questa discesa dall’inizio di giugno le regioni inizieranno ad entrare nella zona bianca, dove le uniche regole rimaste saranno distanziamento e mascherine, mentre cadrà anche il coprifuoco.

Al 1° giugno dovrebbero entrare in questo scenario Sardegna, Friuli-Venezia Giulia e Molise, dalla settimana successiva Veneto, Liguria, Umbria e Abruzzo e da metà giugno anche buona parte delle altre regioni, comprese Lombardia e Lazio. Liberando sempre più il Paese dalle restrizioni.

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