Ha tenuto banco per tutta la giornata di ieri la polemica sulle strisce pedonali color arcobaleno realizzate dall’amministrazione di Fiumicino sotto la sede comunale di Piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia, la transfobia, la bifobia e la lesbofobia (leggi qui).
Dopo il botta e risposta tra maggioranza e opposizione, questa mattina sui colori simbolo della lotta LGBT è comparsa la scritta “No DDL Zan!“. Un messaggio forte e chiaro quello inciso sulle nuove strisce pedonali: a Fiumicino questa particolare segnaletica stradale da’ fastidio, tanto da imbrattarla con le bombolette spray nel cuore della notte.
Non è chiaro chi sia stato il responsabile di questo gesto. Ancora non è stato rivendicato. Tra le ipotesi, un’azione pianificata da parte di qualche gruppo politicamente schierato contro il decreto legge Zan, o la mano di un “cane sciolto”, che sulla scia delle polemiche di ieri, ha voluto apporre la sua “firma” in segno di dissenso.
La bagarre politica tra maggioranza e opposizione sulle strisce pedonali arcobaleno
Neanche il tempo di far asciugare la pittura e fino alla tarda serata di ieri è proseguito il dibattito tra maggioranza e opposizione che si sono “sfidate” a colpi di comunicati e dirette social.
La denuncia dell’opposizione
“L’art. 40 del codice della strada (d.lgs. 30 aprile 992 n. 285) e l’articolo 45 insieme al Regolamento, approvato con DPR 16 dicembre 1992 n. 495, espressamente stabilisce che:
i colori dei segnali orizzontali sono il bianco, il giallo, l’azzurro e il giallo alternato con il nero (art. 137, comma 5); – spiegano i consiglieri Baccini, Severini, Costa, D’Intino, Coronas e Poggio – gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione di marcia (art.145);
nessun altro segno è consentito sulle carreggiate stradali soggette a pubblico transito, all’infuori di quanto previsto dalle norme in questione (art.155).
Stando a queste disposizioni di legge i consiglieri di centrodestra e liste civiche chiedono delucidazioni in merito alle responsabilità e alle autorizzazioni relative all’attraversamento pedonale arcobaleno:
“Vogliamo capire chi ha dato l’autorizzazione e chiedere che rimetta il proprio incarico e il proprio mandato, in primis chiediamo al capo dei vigili urbani che doveva vigilare su un’attività contra legem ed impedirne la realizzazione. Chiederemo una commissione trasparenza sul caso visto anche che in talune situazioni simili si è pronunciata la corte dei conti ipotizzando il danno erariale.
Spiace – continuano i consiglieri – che questo fatto sia accaduto proprio nella giornata nazionale contro l’omofobia e abbiamo utilizzato il Raimbow simbolo di pace e integrazione come strumento per una rivendicazione politica che va contro i cittadini. Come consiglieri il nostro primo dovere civico è quello di salvaguardare tutti i cittadini senza distinzione di razza, sesso e religione come prescrive la costituzione, mentre oggi si è commesso un torto per cui se nei pressi della segnaletica avvenisse un sinistro i cittadini ne pagherebbero le conseguenze senza alcun risarcimento e il Comune sarebbe esposto a giudizio. Non possiamo permetterlo. Il sindaco Montino ne risponda ai cittadini e al Consiglio e prenda subito le dovute contromisure“. – concludono Baccini, Severini, Costa, D’Intino, Coronas e Poggio.
La replica dell’Amministrazione: “Deprimente uso del codice della strada per attaccare un gesto simbolico che parla di inclusione”
“E’ singolare come ogni volta che l’amministrazione intraprende un’iniziativa, anche simbolica, in favore dei diritti delle persone, da destra si alzino proteste e urla incontrollate. Addirittura minacce di denunce“. replicano i capigruppo di maggioranza in Consiglio comunale.
“Perfino le liste civiche che dovrebbero essere indipendenti rispetto a posizioni ideologiche dei partiti, si accodano al coro – proseguono -. Colorare con i colori arcobaleno le strisce pedonali davanti al Comune è una bellissima iniziativa, nella giornata contro l’omolesbobitransfobia e in risposta a certi messaggi falsi che circolano in questi giorni anche nella nostra città.
E’, invece, politicamente deprimente che ad un gesto simbolico, di rottura verso un clima di odio sempre crescente, un gesto che parla di inclusione – concludono – da destra non si trovino argomenti da opporre e si usi il codice della strada. Abbiano il coraggio di dire che a loro delle discriminazioni non interessa proprio niente“.
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