Razzo cinese in caduta: “Attenzione massima tra le 2,00 e le 7,00”

Ultime previsioni riguardo all'orario di caduta del razzo cinese domenica 9 maggio

Le traiettorie individuate dalla Protezione Civile alle ore 22,00 di sabato 8 maggio

Sulla base degli ultimi dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana (ASI) durante il nuovo incontro del tavolo tecnico presieduto dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, si è ulteriormente ridotta la finestra temporale relativa al rientro sulla Terra del lanciatore spaziale cinese “Lunga marcia 5B”, e questo consente di escludere la prima delle tre traiettorie inizialmente individuate.

Ultime previsioni riguardo all’orario di caduta del razzo cinese domenica 9 maggio

Il comunicato della Protezione Civile è aggiornato alle ore 22,00 di questa sera, sabato 8 maggio.

Scendono quindi a due le traiettorie che potrebbero interessare alcuni settori di nove regioni centro-meridionali italiane nell’arco temporale compreso tra le 2:00 di questa notte e le 07:00 del mattino ora italiana.

Il tavolo tecnico continuerà a seguire l’evolversi della situazione in tempo reale. La probabilità che uno o più frammenti possano cadere sul nostro territorio rimane estremamente bassa.

«L’attenzione dovrà essere alta dalle ore 1 alle ore 7» segnala la Protezione Civile regionale della Calabria.

La nota della Prociv calabra spiega, inoltre, che «si tratterà di un passaggio rapido, di pochi secondi, considerando che il razzo sta viaggiando a 7,8 km al minuto. Si potranno avvistare palle di fuoco e avvertire forti boati. I frammenti in caduta potranno avere una dimensione fino a un massimo di un metro e mezzo, pesare qualche centinaio di chili e raggiungere un metro di profondità all’impatto. Le previsioni di rientro saranno soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del vettore spaziale stesso e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare».

La Prociv calabrese «continuerà a seguire tutte le operazioni del rientro, partecipando al tavolo tecnico composto da Asi, (Agenzia spaziale italiana), da un membro dell’ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentanti del ministero dell’Interno – Dipartimento dei vigili del fuoco, della Difesa – Coi, dell’Aeronautica militare – Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra, Commissione speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni e i rappresentanti delle altre Regioni potenzialmente coinvolte. La prossima riunione è prevista per le ore 21. Seguiranno ulteriori aggiornamenti».

«È disposta – è scritto ancora -, dalle ore 22 di oggi, 8 maggio, e sino alle ore 7, l’attivazione della ‘fase di attenzionè della Sala operativa regionale unificata della Protezione civile per ‘rischio impatto di frammenti per rientro incontrollato in atmosfera del vettore Prc CZ5B’. Eventuali segnalazioni possono essere comunicate al numero 0961/7673, operativo h24».

«Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica – rende infine noto la Prociv -, è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate». «I frammenti, impattando sui tetti degli edifici, potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici».

«All’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti». «È poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto. Alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti».

redazione@canaledieci.it

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