Legge Zan: per l’Arcigay Ostia un provvedimento necessario (VIDEO)

Servizio di Mara Azzarelli

Il parlamento italiano sta discutendo sull’opportunità di una legge – la legge Zan – per contrastare omofobia e transfobia. Secondo l’Arcigay Ostia e la consulta provinciale degli studenti di Roma è una legge “necessaria”.

Legge Zan, Arcigay Ostia: “E’ un provvedimento necessario”

Non vorremmo una legge, perchè non vorremmo proprio che esistessero certi fenomeni di violenza. Ma allo stato attuale la legge Zan è necessaria”: è quanto dice il presidente dell’Arcigay Ostia.

Battezzato con il nome del suo relatore, il deputato del PD Alessandro Zan, il disegno di legge ha come obiettivo il contrasto dell’omofobia e della transfobia. In sostanza il DDL Zan si potrebbe definire come il decreto Mancino (la legge contro il razzismo del 1993) applicato all’omofobia: estende quei passaggi del codice penale che già puniscono discriminazioni e violenze su base razziale, etnica o religiosa a quelle basate “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere“. E malgrado le fratture all’interno della maggioranza, nella società civile sono in molti a ritenere necessaria una legge.

Sono contento che si faccia questa legge perchè sono anni che se ne parla. – spiega Massimo Mascia, presidente Arcigay Ostia Personalmente sono contrario a questo tipo di leggi, perchè quando si fanno le leggi vuol dire che abbiamo un grosso problema. Ed il problema purtroppo è sociale. Quindi anche se non mi entusiasma l’idea che sia necessaria una legge, è gusto che si faccia perchè stanno accadendo cose che non dovrebbero neanche sentirsi. Siamo una società malata, soprattutto i maschi. Sono sempre gli uomini a far del male, non ho mai sentito dire a un gruppo di donne: andiamo a menare a un gay“.

Quello dell’Arcigay Ostia è in realtà un pensiero assai diffuso. Soprattutto visto il fallimento del buon senso e alla luce dei più recenti fatti di cronaca. Uno fra tutti la storia della giovane Malika: cacciata di casa dopo aver fatto coming-out.

Non c’è il buon senso perchè nelle scuole e nelle famiglie manca l’educazione – afferma Valeriya Hotska, membro della consulta provinciale degli studenti di RomaNelle scuole non si parla di questi temi. Anche quando si parla di educazione sessuale si rimane sull’anatomia, senza poi andare a toccare tutti quei discorsi che riguardano la sessualità. Dal momento che manca la consapevolezza e il buon senso, questa legge diventa necessaria“.

Dopo l’approvazione alla Camera, il disegno di legge Zan è passata in commissione giustizia del Senato, passaggio fondamentale per arrivare poi alla sua discussione in aula e, in teoria, alla sua approvazione definitiva.

Servizio di Mara Azzarelli

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