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Infernetto, minacce di morte e botte dal bruto che controllava la ex con trojan e Gps

Aggressioni fisiche, minacce di morte, un trojan installato sul cellulare e un rilevatore gps sull’auto: arresti domiciliari per un ex violento e pericoloso

Botte e minacce di morte ma anche un trojan nel cellulare ed il gps sull’auto per controllare gli spostamenti della ex. Alla fine il magistrato ha disposto l’arresto dell’uomo.

Aggressioni fisiche, minacce di morte, un trojan installato sul cellulare e un rilevatore gps sull’auto: arresti domiciliari per un ex violento e pericoloso

E’ l’esito della complessa indagine condotta dai carabinieri della stazione di Ostia Antica su un 51enne residente all’Infernetto. L’uomo era stato denunciato nel mese di marzo scorso dalla ex compagna. Stando alle risultanze investigative, i militari hanno ricostruito un’agghiacciante vicenda, durata quasi due anni, accertando come il comportamento dell’uomo fosse talvolta giunto a rasentare la follia.

Il bruto, al quale in via preventiva erano già state sequestrate alcune armi lecitamente detenute, nel corso del tempo è infatti passato dagli insulti alle minacce di morte ed infine a vere e proprie aggressioni fisiche. L’uomo non si era fatto scrupoli ad installare un programma di spyware, il cosiddetto trojan, sul cellulare della vittima ed un dispositivo GPS sulla sua autovettura, in modo da poterla continuamente “controllare”, tanto da portare la donna a vivere in uno stato di continuo terrore.

Alla luce degli elementi raccolti dai Carabinieri, l’aguzzino è stato sottoposto dal Tribunale di Roma agli arresti domiciliari, anche mediante l’applicazione di un apposito braccialetto elettronico.

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