La scienza: “piscine sicure”. La Federnuoto: “Assurdo riaprire a giugno”

Una ricerca dell’Imperial College dimostra che il rischio di trasmissione clorata è estremamente basso. La protesta di Paolo Barelli, presidente Federazione Nuoto

Gli studiosi sostengono che il rischio di contagio del covid19 nell’acqua clorata della piscina è estremamente basso ma il Governo prevede di riaprire gli impianti sportivi a metà maggio. Ed esplode la rabbia del presidente della Federazione nuoto Fin, Paolo Barelli.

Una ricerca dell’Imperial College dimostra che il rischio di trasmissione clorata è estremamente basso. La protesta di Paolo Barelli, presidente Federnuoto

E’ la ricerca pubblicata con il titolo di “Swimming pool water inactivates Covid-19 virus in 30 seconds, according to new study“ a documentare i risultati dell’Imperial College di Londra sul rischio di trasmissione del virus nelle piscine. Le conclusioni dell’indagine sono che “1,5 mg per litro di cloro libero con un pH compreso tra 7 e 7,2 riducono la contagiosità del virus di oltre 1000 volte entro 30 secondi. Ulteriori test su diversi intervalli di cloro libero e pH hanno confermato che il cloro nell’acqua della piscina era più efficace con un pH inferiore, il che è in linea con le attuali linee guida per il funzionamento della piscina”.

Abbiamo eseguito questi esperimenti nei nostri laboratori ad alto contenimento a Londra – afferma Wendy Barclay, dell’Imperial College di Londra – in questo modo siamo stati in grado di misurare l’infettività del virus e la sua capacità di attaccare le cellule“.

Secondo quanto intende fare il Governo, le piscine potranno riaprire dal 15 maggio (leggi qui).

«Aprire le piscine scoperte il 15 maggio? È come dire che ad agosto potete andare al mare a fare il bagno a Ostia. Io sono arrabbiato e molto preoccupato perchè si parla di riapertura delle piscine e delle palestre e degli impianti sportivi al coperto solo a mese di giugno. Spero di leggere nel decreto della prossima settimana date diverse e anticipate, in quanto sostengo che lo sport, anche al coperto, in sicurezza e nel rispetto delle linee guida già impartite, sono più sicuri dei mezzi pubblici e delle scuole. È impensabile ritenere che un alunno la mattina possa stare con compagni, insegnanti e bidelli e nel pomeriggio in sicurezza, con le dovute distanze e in una vasca piena di cloro, non abbia più garanzie contro il covid».

La scienza: "piscine sicure". La Federnuoto: “Assurdo riaprire a giugno” 1
Il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli

Sono le parole di Paolo Barelli, presidente della Federnuoto sulla possibile apertura delle piscine all’aperto a metà maggio. «Non posso credere che in una palestra, con 2-3 metri di distanza, con ogni sanificazione adeguata, si rischi di prendere il virus di più che in un cinema o in un teatro. La pandemia va sconfitta ma con il buonsenso, i cittadini devono, in sicurezza, svolgere attività con pari opportunità», ha aggiunto Barelli.

«Se dovesse esserci l’indicazione, nel prossimo decreto, che è ammesso il pubblico negli stadi, gli avventori nei ristoranti, gli alunni nelle scuole e i cittadini al cinema e a teatro, e nel contempo fosse impedito di svolgere attività motoria e sportiva in sicurezza nelle piscine, nelle palestre e negli impianti sportivi, non solo le famiglie ma anche i gestori e dirigenti sportivi si ribellerebbero a ciò che sarebbe una totale e incomprensibile ingiustizia», ha proseguito il numero uno della Federnuoto.

«Occorre poi tenere presente che le società sportive, che garantiscono l’attività motoria al paese, hanno ricevuto risibili ristori a differenza delle altre categorie. Il Governo rifletta, perché lo sport è praticato da oltre 20 milioni di cittadini che facendo sport contengono di gran lunga il costo sanitario del paese», ha concluso Barelli.

L’indagine scientifica dell’Imperial College si può consultare in lingua originale in questa pagina.

redazione@canaledieci.it

Le riaperture: ecco tempi e modi nei piani del Governo