Circa duecento persone hanno solidarizzato con il gestore dell’osteria “Scannapapere” che oggi ha tenuto un Amatriciana Day come forma di protesta
Dodici kg di bucatini, tre di pecorino e tre di guanciale più i pomodori pelati necessari per dare gusto ad una protesta all’insegna dell’Amatriciana Day.
E’ il bilancio in termini di consumi e, quindi, di adesioni, della manifestazione di protesta attuata da Bruno Bareato, l’oste della “Scannapapere” la trattoria di via delle Isole Samoa che oggi, venerdì 16 aprile, ha invitato la gente comune a schierarsi dalla parte dei ristoratori messi in ginocchio dal lungo periodo di chiusura e di lavoro esclusivamente possibile con l’asporto.
Circa duecento persone hanno preso parte alla kermesse, presentandosi in buon ordine, senza assembramenti e con grande empatia verso chi preparava e serviva i piatti di bucatini fumanti. “E’ stato come un grande abbraccio – racconta commosso Bareato – Tra gli ospiti c’erano anche persone venute da lontano appositamente e quasi tutti si sono offerti di pagare la porzione. E’ stato un gesto tangibile di partecipazione che ci ha fatto enormemente piacere ma ovviamente non abbiamo accettato denaro. Il valore della nostra iniziativa è stato quello di sensibilizzare i clienti a vivere per un attimo la nostra condizione, a riflettere su quanto difficile sia il momento che la nostra categoria sta vivendo e siamo estremamente soddisfatti per il risultato che abbiamo ottenuto”.
Gli ospiti, disciplinatamente, una volta ricevuta la porzione di amatriciana si sono allontanati per consumarla, chi nella pineta, chi in macchina e chi sul marciapiedi.
“Speriamo che la prossima occasione di incontro con i nostri amici – promette Bruno Bareato – sia la grande festa per la riapertura. Non vediamo l’ora di brindare tutti insieme”.
Il video che proponiamo è stato realizzato da Emanuele Valeri e pubblicato dall’Ansa sui suoi canali social.
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