Dall'Hanami il 17 e 18 aprile alla Festa di Primavera a maggio, tutti gli eventi da non perdere all'Orto Botanico di Roma
Con le fioriture anticipate dei Sakura, qualcuno di noi, ha già avuto la fortuna di ammirare nei giorni scorsi, un trionfo di fiori di ciliegio nel Giardino Giapponese dell’Orto Botanico di Roma. Ma la fioritura di queste antiche piante, sacre nella cultura giapponese, non è ancora finita, anzi, con il prossimo fine settimana, il 17 e 18 aprile ci sarà ancora modo di celebrarle, con l’antica usanza giapponese dell’Hanami, con visite guidate dalle ore 9,00 alle 18,00 di gruppi accompagnati, partenza ogni 10 o 15 minuti, e la cui prenotazione è obbligatoria (link in fondo).
L’Orto botanico di Roma è situato alle pendici del Gianicolo, nell’antico parco di villa Corsini, un tempo residenza di Cristina di Svezia. La struttura dipende dal Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università “La Sapienza“.
L’indirizzo preciso dell’Orto Botanico è Largo Cristina di Svezia, 23 A (una traversa di via della Lungara, di fianco a Trastevere). Il parco è aperto dalle ore 9,00 alle 18,30. Il costo del biglietto d’ingresso è di 4,00 euro.
Una bella tradizione del parco, è quella di mettere in esposizione, in questa particolare occasione, le creazioni realizzate dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, in dialogo con composizioni di Ikebana allestite dall’Ikebana Ohara ALU Study Group. Esposizione che si sviluppa lungo tutto il percorso che conduce dall’ingresso dell’Orto Botanico al Giardino Giapponese, dove si giunge fin nel cuore della fioritura dei ciliegi.
Questa bellezza nella bellezza, ci porta, quasi senza soluzione di continuità, fino alle fioriture del mese di maggio. Passando dai colori vivaci dei ciliegi, alle numerose qualità di fiori variopinti nell’Orto dei semplici, alla storica collezione di rose del Roseto, altro motivo di vanto dell’Orto Botanico di Roma.
Il Roseto dell’orto botanico di Roma, è una mappa geografica meravigliosa, disegnata seguendo un percorso numerato crescente, che porta i visitatori a conoscere lo schema di derivazione delle rose coltivate attuali, dalle prime rose spontanee: rose antiche dai fiori semplici, costituiti da 5 petali.
La storia della Rosa, mostrata e spiegata attraverso la sua evoluzione biologica, ossia quella trasformazione degli organismi viventi nel corso del tempo, che porta all’affermazione di nuovi caratteri trasmessi dall’ereditarietà. E questa trasformazione del genere Rosa, (avvenuta mediante mutazioni, incroci spontanei e ibridazioni), può essere seguita e compresa visitando proprio questo roseto, nato da un progetto di Stelvio Coggiatti, ed elaborato con il Dipartimento di Biologia Vegetale dell’Università “La Sapienza” di Roma, di cui l’Orto Botanico fa parte tra il 1993 ed il 1995, quando venne ultimata la messa a dimora delle piante.
Il luogo dove destinare il roseto fu scelto in base a criteri “paesaggistici” ed estetici: una naturale forma ad anfiteatro, delimitato nel perimetro da importanti presenze arboree (Celtis australis, Brachychiton populneus, Juglans nigra, Acer platanoides, Sorbus domestica, Fraxinus excelsior), nonché, in base alla presenza di un rosaio probabilmente di età superiore ai cinquanta anni (forse Rosa helenae). Trattandosi dell’unico esempio in Italia di roseto evolutivo, lo scopo didattico del Roseto dell’Orto Botanico di Roma, prevale forse su quello estetico, ma non c’è dubbio che la bellezza delle fioriture non deluderà i visitatori.
Ai lati del roseto, fuori dal percorso didattico che viene sempre ben illustrato dalle guide esperte, sono presenti altre due piccole ma importanti collezioni di rose: alcune decine di esemplari di specie asiatiche, nord americane ed europee (provenienti da donazioni fatte all’Orto Botanico da Gianfranco Fineschi, Vittorio Ducrot, Helga Brichet), e alcune varietà “coprisuolo” ed arbustive, che vanno acquisendo sempre maggiore importanza nell’arredo urbano. Infine una collezione di rosai sarmentosi e rampicanti, incornicia la parte superiore del roseto dove spiccano Rosa banksiae ‘Purezza‘, Rosa banksiae lutea e Rosa banksiae lutescens.
Le più importanti fra le rose antiche da giardino hanno avuto origine da Rosa gallica L., Rosa phoenicia Boiss., Rosa canina L., e altre entità comunemente riunite sotto il nome di Rosa moschata s.l. Le rose moderne quindi, che sono la derivazione di queste preziose progenitrici, sono rose da giardino che presentano il fenomeno della rifiorenza. È inoltre presente una collezione di rose italiane.
Uno spettacolo da non perdere quindi, e che aspetta di essere ammirato anche nella prossima Festa di Primavera all’Orto Botanico, intitolata “Era di Maggio”, l’8 e il 9 maggio, nelle fasce orarie: 10,30-14,30 o 15-18,30.
Un fine settimana dedicato alle famiglie romane, con un programma di visite guidate esperenziali (cinque percorsi da scegliere) alla scoperta dell’Orto Botanico, con laboratori per adulti e bambini, con spettacoli musicali e aree ristoro.
Per le informazioni aggiornate sull’Orto Botanico di Roma: Museo Orto Botanico di Roma
Le prenotazioni obbligatorie all’Hanami del 16 e 17 aprile, si possono effettuare presso questo link.
canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link e digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.